Ieri riunione congiunta delle Commissioni Ambiente della Provincia e del Comune di Mnduria
Verso un “no” secco di tutto il Consiglio Comunale di Manduria alla sopraelevazione della discarica di contrada “Chianca”.
Sembrerebbe questa la volontà che tutti i partiti politici di Manduria esprimeranno nella seduta del consesso elettivo di giovedì 3 febbraio. Volontà già manifestata nella giornata di ieri, nel corso, ovvero, della riunione congiunta delle Commissioni Ambiente della Provincia di Taranto e del Comune di Manduria. Riunione alla quale non hanno partecipato, per ragioni personali, l’assessore provinciale Conserva e il presidente della Commissione Ambiente della Provincia, Punzi.
«Abbiamo inizialmente ascoltato la relazione dell’ing. Morrone, funzionario dell’Ufficio Ecologia della Provincia, sull’attività della Provincia inerente la Valutazione di Impatto Ambientale sul progetto che prevede la chiusura del ciclo per l’impianto di contrada “Chianca”, gestito da “Manduriambiente” (che dovrebbe diventare una piattaforma di compostaggio dei rifiuti)» racconta il consigliere provinciale Mimmo Lariccia, che promotore della riunione di ieri mattina. «Manduria, comunque, è orientata a non concedere il parere favorevole (che è vincolante) per l’aumento della volumetria della discarica. Il presidente della Commissione Ambiente di Manduria, Vincenzo Andrisano, ha fatto presente che il Comune ha conferito un incarico ad un tecnico affinchè sia preparata una relazione che contenga le motivazioni del rifiuto della città. Motivazioni che, peraltro, sono già note. Non dimentichiamo che a poche centinaia di metri della discarica di contrada “Chianca” esiste un’altra discarica, quella di contrada “Cicci”, che è sempre stata utilizzata come discarica “tal quale” e non è mai stata bonificata: è, insomma, un vero e proprio bubbone ecologico. Ma anche in quella di contrada “Chianca”, al contrario delle intenzioni iniziali, non è stata mai possibile la chiusura del trattamento del ciclo dei rifiuti. Perché non è stata prevista? Di chi sono le responsabilità? Questa situazione ha impedito di produrre una frazione secca con una percentuale di umidità inferiore a quella consentita per essere bruciata nei termovalorizzatori. Ecco, dunque, la presenza delle tante “ecoballe” di frazione secca di rifiuti, stoccati all’interno della discarica, che ha fatto esaurire prematuramente le volumetrie dell’impianto».
Il Comune di Manduria, quindi, non accetterà di continuare ad essere la … discarica della metà dei comuni della provincia di Taranto.
«E’ chiaro che tutti questi comuni sono favorevoli all’ampliamento: meglio portare i rifiuti a Manduria che nelle loro città... Sono favorevoli all’ampliamento della discarica di Manduria anche quei sindaci che, invece, lottano per non ricevere nei loro territori i rifiuti dalla Campania. Quindi, contro i rifiuti nei loro territori e favorevoli ai rifiuti nella città di Manduria …».