Durante: «Si utilizzi l’area in stato di abbandono che si trova all’angolo fra via per Lecce e via per Sant’Antonio»
«I parcheggi per l’utenza dell’ospedale? Si potrebbero creare nell’area
abbandonata che si trova all’angolo fra via per Lecce e per via per Sant’Antonio».
La proposta, che parte dall’Italia dei Valori, ha una duplice valenza: risolvere il problema dei parcheggi e riqualificare un’area abbandonata.
«In questi giorni si è discusso del problema della mancanza di parcheggi per coloro che si recano in ospedale per fruire dei servizi o per lavorarci» è la premessa di Arcangelo Durante, coordinatore cittadino di IdV. «Come è nostro uso, ci siamo recati nei pressi e non ci è sfuggito un vasto appezzamento di suolo, colmo di detriti di ogni genere e meta di sbandati (che durante la notte sono alla ricerca di un posto tranquillo per i loro sollazzi) sito all’intersezione tra via per Lecce e via per Sant’Antonio (zona Cupone). Anche di giorno quel posto risulta estremamente pericoloso per i bambini che potrebbero recarsi per giocare. A questo punto ci chiediamo perchè il Comune, in
qualche modo, non trasformi quel suolo, a nostro parere di circa tremila metri quadrati, per realizzare un parcheggio per almeno duecento auto e un luogo di sosta per i bus? Siamo consapevoli che quel suolo appartiene ai privati, ma siamo altrettanto consapevoli che questo è un problema risibile e facilmente sormontabile. In questo modo si potrebbe valorizzare il quartiere, mettere in sicurezza l’area e attenuare il disagio di chi deve andare in ospedale, il quale troverebbe un parcheggio sicuro a pochi metri, e anche per chi debba raggiungere il centro» è la convinzione di Arcangelo Durante. «Infatti si potrebbe pensare ad un servizio di bike sharing, come si fa nelle città più evolute, ovvero ad un servizio di bus navetta, magari anche gratis, per chi, dopo aver lasciato la macchina nel parcheggio voglia raggiungere magari gli uffici del municipio o fare compere in centro. Noi il sasso nello stagno lo abbiamo buttato: qualcuno vedrà le onde?».