Ecco la lettera aperta del vice sindaco: «Pessima è stata anche la condotta di alcuni politici locali e della stampa di riferimento»
«Cari concittadini, come ben sapete l’aggettivo che accompagna la Fiera di Manduria ha origini antiche, e va a connotare i “PESSIMI” fenomeni metereologici che solitamente accompagnano i giorni dedicati all’evento fieristico della nostra città.
Quello che forse, cari concittadini, non sapete, è che questo anno –purtroppo- l’aggettivo in questione assume un significato duplice, poiché “PESSIMA” è anche la condotta tenuta da alcuni esponenti politici locali e dalla stampa di riferimento, che in questi giorni impazza con titoloni degni di eventi quali ‘lo sbarco sulla luna’, diffondendo però allusioni calunniose ed ingiuriose.
Ora, a parte i risvolti penali della vicenda, dei quali sarò costretto a valutare la tutela nelle competenti sedi, è chiaro che ci troviamo in un momento cruciale della politica manduriana.
E questo perché la campagna gratuitamente denigratoria, dai contorni palesemente diffamatori nei confronti dell’assessore Gregorio Capogrosso, va ben oltre quella che potrebbe essere una legittima critica politica dell’avversario, ed assume margini strumentalmente persecutori.
Corre l’obbligo di chiarire che: 1)Risulta agli atti del Comune di Manduria una Delibera di Giunta, recante n.132 del 29.10.2010, con la quale si approvava all’unanimità di promuovere un incontro tra l’Amministrazione Comunale e le associazioni di categoria al fine di constatare l’interesse ad organizzare e gestire direttamente l’evento Fiera.
Questa delibera di Giunta incaricava l’assessore alle Attività Produttive di portare ad esecuzione gli adempimenti relativi.
2) In virtù di tale provvedimento, e pertanto legittimamente, l’assessore Capogrosso promuoveva una serie di riunioni con diverse associazioni senza scopo di lucro, raccogliendo già nel mese di dicembre 2010 la manifestazione di interesse alla realizzazione strutturale ed infrastrutturale dell’evento Fiera Pessima da parte delle Associazioni CNA, CIA, e FASPI.
3) L’intervento di associazioni locali senza scopo di lucro avrebbe recato evidenti risvolti positivi per l’Amministrazione Comunale, consentendo l’auspicato salto di qualità della Fiera Pessima e creando le basi per una prossima costituzione di un Ente Fiera permanente.
4) Dopo un notevole lavoro svolto con le associazioni, ci si trovava nella fase definitiva. Nello stesso tempo, tale attività veniva stata supportata e validata diverse riunioni della maggioranza, tenutesi anche all’inizio del mese di gennaio 2011, laddove si confermava la volontà politica già espressa. All’improvviso, e cioè in occasione di delibera di giunta del 13 gennaio 2011, si assisteva ad un improvviso dietro-front da parte del sindaco e della stessa giunta, che poneva il veto manifestando una intenzione difforme da tutto quanto era stato in precedenza deliberato, ed anche approvato all’unanimità la sera precedente nelle stanze di partito.
5) A quel punto, doverosa si rendeva la mancata presenza dell’assessore Capogrosso alla delibera di giunta del 22 gennaio 2011, e ciò per coerenza e rispetto del lavoro svolto dalle associazioni sino ad allora, che hanno infine ricevuto un improvviso e tardivo voltafaccia, poco chiaramente motivato.
L’interrogativo a questo punto è inevitabile: cosa ha potuto spingere il dott. Paolo Tommasino ad un così repentino cambiamento? Cosa ha convinto il sindaco della necessità di voltare le spalle dopo tutta la proficua attività già compiuta?
Sono queste le domande alle quali sarà opportuno fornire risposta, lo chiedono le associazioni a gran voce, deluse da una oscura retro marcia dell’Amministrazione, ma lo chiede anche chi si è speso - nell’interesse della Città- per portare avanti un progetto certamente migliorativo, punto di partenza per il rilancio che la Fiera Pessima di Manduria può e deve cercare.
Cari concittadini, la nostra Manduria ha potenzialità di crescita finora espresse solo in parte, e questa città merita la valorizzazione delle grandi risorse che possiede.
Ma occorre una politica coerente, la politica del lavoro serio e del rispetto per il lavoro serio altrui.
E non la coerenza richiesta ultimamente da alcuni ‘giornalai’ di periferia.
Fare Politica, a Manduria, non è semplice. Ma è questa la sfida che occorre raccogliere, nell’interesse del bene civico, per andare avanti nella Amministrazione con coerenza e trasparenza».
GREGORIO CAPOGROSSO