sabato 23 novembre 2024


12/02/2011 13:37:38 - Manduria - Politica

L’intervento del coordinatore dell’Italia dei Valori, Arcangelo Durante

 
«Negli ultimi tempi, da più parti e specialmente da parte di politici che occupavano e che tutt’ora occupano un seggio nel Consiglio Comunale, viene l’allarme relativo alla discarica “La Chianca” che sarebbe ormai satura e si starebbe pensando ad una sopraelevazione del livello massimo consentito per lo stoccaggio dei rifiuti; (peraltro, proposta bocciata nell’ultimo Consiglio Comunale del 5 febbraio 2011). Siamo d’accordo che questo non deve succedere, ma analizziamo come siamo arrivati a questo punto. Quando nacque la discarica, appaltata alla società “Manduria Ambiente” si prevedevano un sacco di cose belle, tra cui il trasporto delle ecoballe all’inceneritore di Massafra.
Piccolo neo: non fu previsto chi si dovesse sobbarcare il costo del trasporto delle ecoballe dalla discarica a Massafra (Mah! Strana cosa!), con il risultato che le stesse si accumulavano causando il disservizio di cui si parla negli ultimi giorni, vale a dire che una discarica che doveva avere una lunga vita in pochi anni è stata colmata.
Quando nessuno ha pensato all’”insignificante” particolare del trasporto delle ecoballe che non era delegato a nessuno, tutti questi politici e tecnici delegati al problema dove stavano? Dove stavano quando Italia dei Valori insieme al comitato spontaneo per la salvaguardia dell’ambiente faceva manifestazioni in piazza inerenti il problema? Intanto Manduriambiente faceva causa all’ATO (Ambito Territoriale Ottimale), conseguendo una
sentenza che favoriva le sue ragioni, ovvero che il costo del trasporto dei rifiuti non le competeva, ma era delegato ai 17 comuni dell’ATO. Manduriambiente. Tuttavia, una volta venuta in possesso di una sentenza a lei favorevole, propose una via di uscita all’ATO: l’ampliamento dei volumi della discarica rispetto a quelli attuali o il risarcimento di 8 milioni di euro a ristoro del danno di una discarica che doveva durare molti più anni, che invece è durata molto meno del previsto.
Ora ci chiediamo: visto che il Consiglio Comunale ha bocciato la proposta di sopraelevazione, quali orizzonti si schiudono alla risoluzione di questo problema? La vediamo a fosche tinte ma speriamo di sbagliare una volta tanto. A nostro avviso, una via di uscita, anche se tardiva, sarebbe ripristinare il capitolato d’appalto originale, con il costo del trasporto delle ecoballe a carico dei 17 comuni dell’ATO, così come confermato dalla sentenza della Magistratura, anche se attraverso un minimo ampliamento. In questo modo si otterrebbero due risultati: 1) allungamento dei tempi per colmare la discarica. 2) Ripristino della legalità e delle procedure previste di gestione della discarica, (separazione compostaggio ect). In caso estremo, disfacimento del contratto di Manduriambiente con la consapevolezza del risarcimento e, solo a condizione che la discarica la “Chianca” sia gestita direttamente dal Comune di Manduria».
 
Italia dei Valori
Il coordinatore cittadino          
Arcangelo Durante










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