venerdì 20 settembre 2024


27/02/2011 10:20:57 - Avetrana - Attualità

Sabrina Misseri ed il suo fattore c

 
Mentre il numero dei condomini di casa Misseri si allarga in attesa di giudizio definitivo nel carcere di Taranto, le dichiarazioni dei nuovi indagati di lusso, Carmine Misseri e Cosimo Cosma, o meglio le convinzioni della Procura di Taranto relativamente ad una loro partecipazione attiva nell’occultamento di cadavere di Sarah Scazzi, non modificano la posizione dell’altra parte femminile del clan, Sabrina Misseri.
Benché sia attesa in settimana la convalida degli arresti dei due accusati di nuovo ingresso nell’inchiesta, il pool dei magistrati Rosati, Buccoliero, Argentino, Sebastio, non spostano il piano delle responsabilità della ragazza, nemmeno in base alle missive formato natalizio intercorse tra padre e figlia.
Per gli inquirenti i detenuti sono a tutt’oggi coinvolti nell’omicidio della quindicenne, con appendini successivamente alla morte, se non il giorno dopo, nella tarda serata, complicità a quattro mani per scagionare lei, la “madonna” di Avetrana.
Sconvolge il grande fattore c. dell’estetista, se non altro fino ad un certo punto, che in virtù delle dinamiche intrafamiliari emerse nel corso di questa settimana, sgretolano il vecchio adagio dei parenti serpenti, visto come sono stati tutti disposti in famiglia a compromettere la fedina penale per garantirle l’immunità nella speranza, o nell’illusione, che riuscisse a farla franca, ammesso sia realmente colpevole.
E non finisce mica qui. Secondo i magistrati e gli investigatori, il giro di vite sugli ulteriori complici è destinato ad allargarsi, con l’ingresso nell’indagine, in qualità di indagati ufficiali, di nuovi membri del gruppo di questo albero genealogico dei killer. Gongolano naturalmente i componenti del team difensivo, ormai ex, di Michele Misseri, Daniele Galoppa e la dott. Bruzzone, da sempre convinti che il delitto fosse a carico di più componenti della famiglia, condicio sine qua non dell’accettazione dell’incarico di consulenti di parte dei difensori del contadino di Avetrana, dimessisi all’indomani del ben servito di Michele all’avv. Galoppa, guru per buona parte dell’indagine dell’uomo, proprio per il venir meno di tale assioma.
Intanto non mancano i colpi di scena che gettano vergogna su vergogna; mentre in settimana la Procura si esprimerà a favore o meno sulla convalida degli arresti dei nuovi indagati, ieri sera si è appreso, del tentativo di Fabrizio Corona di entrare in casa di Sarah Scazzi per garantirsi l’esclusività di una ripresa o di un qualche scatto fotografico diciamo ben retribuito.
La famiglia della ragazza, ha prontamente allertato i legali e le forze di polizia per scongiurare questo ulteriore e impietoso atto di vilipendio alla memoria di Sarah, posto in essere da uno che proprio di specchiata coscienza non è, vista la sua situazione personale che lo pone tra i superindagati di inchieste scandalo del nostro Paese corredate di nomi di spicco del mondo della politica e dello spettacolo.
Anche gli esperti si danno la staffetta nelle varie reti televisive e radiofoniche per il solito ventaglio interpretativo delle mosse della famiglia Misseri, cui si deve il merito di aver garantito qualche ulteriore passo in avanti nella conoscenza della letteratura criminale.
Un’ultima battuta va a Yara Gambirasio. Due ragazze, una del sud, l’altra del nord, unite dallo stesso maledetto destino. Ritrovato il suo cadavere in una campagna a circa dieci chilometri da casa da alcuni ragazzini che giocavano nel campo in cui è stato abbandonato il cadavere.
Altro non si può dire se non una più che doverosa vicinanza alle famiglie, nell’attesa che una giustizia alle due ragazze, le faccia riposare in pace.
 
Mimmo Palummieri










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