lunedì 30 settembre 2024


30/03/2011 09:05:14 - Manduria - Attualità

Al Viminale, invece, chiederà dei finanziamenti per un sistema di video sorveglianza nel centro della città

 
Dal ministro Maroni per chiedere garanzie sul numero dei migranti tunisini da ospitare a Manduria e sulla sicurezza dei suoi concittadini.
Questa mattina il sindaco Paolo Tommasino sarà ricevuto, a Roma, dal Ministro degli Interni Maroni. Una conferma della promessa fatta dal sottosegretario Mantovano nel Consiglio di lunedì.
«Le porte del Viminale saranno sempre aperte» aveva detto.
E Tommasino approfitterà dell’occasione per chiedere anche il finanziamento di un impianto di video sorveglianza da installare nel centro cittadino.
Intanto della tendopoli di Manduria si è già parlato, ad altro livello, nella capitale.
«La struttura di Manduria è apparsa, dal primo istante carente su diversi piani, per primo sulla sicurezza. Si parla della sicurezza delle popolazioni, ma anche degli immigrati stessi. Ho chiesto che il Pd nazionale assuma tutte le iniziative possibili, anche in sede parlamentare, per chiedere chiarezza al Governo su questa vicenda; ho chiesto al segretario nazionale Pierluigi Bersani di venire a Manduria per incontrare i cittadini e offrire loro un contributo per risolvere la questione».
Francesco Parisi, giovane manduriano componente della direzione nazionale del Pd, ha riferito sull’emergenza profughi di Manduria nell’ultima riunione dell’esecutivo di lunedì.
«Questa emergenza umanitaria deve essere affrontata con un piano che comprenda lo sforzo di tutti» rimarca Giovanni Forte, segretario regionale della Cgil. «Si parla di altri 13 campi da allestire, vorremmo capire dove saranno dislocati. Non sarebbe accettabile che se ne aprissero altri due in una regione come la Puglia, che il suo contributo lo sta già dando. Se lo sforzo risulterà equamente distribuito, sarà più facile far emergere lo spirito di solidarietà e di accoglienza nei confronti di essere umani meritevoli di rispetto. La Puglia in tante altre occasioni ha dato prova di grande disponibilità. Così come a Manduria, nonostante le difficoltà che si stanno determinando, spiccano le iniziative di sostegno ai profughi, sicuramente da considerare come punto di riferimento ed esempio per tutti».
Mentre in tanti cercano di andare via dalla tendopoli, c’è qualcuno che compie il tragitto inverso. Ieri mattina, ad esempio, un tunisino residente a Modena, regolare, con permesso di soggiorno e attività lavorativa, è arrivato alla tendopoli di Manduria per cercare il fratello. L’incontro c’è stato, ma non sarà affatto facile per il tunisino appena giunto in Italia ottenere il permesso di recarsi dal fratello.
Tanti episodi, tutti generati dai profondi sconvolgimenti in atto in molti Paesi dell’Africa.
«Ciò che sta succedendo in Africa non deve però farci perdere i punti di vista più corretti che guardano si ad esigenze di solidarietà, ma anche alla giusta tutela di quelle che sono le prerogative di un territorio e la salvaguardia delle sue finalità reali» è l’opinione del consigliere regionale del PdL, Gianfranco Chiarelli. «In tal senso, occorre che in questo momento a prevalere siano la collaborazione e il senso dello Stato. Viviamo oggi una fase in cui gli egoismi vanno messi da parte e vanno messe in campo le intelligenze migliori per far fronte ad una situazione tanto inaspettata quanto grave. Alla nuova disponibilità resa da parte della Provincia di Taranto dovranno corrispondere risposte e aiuti adeguati per far si che si elimini il rischio di ritrovarsi a gestire in difficoltà una situazione complessa, quale è quella che potrebbe scaturire da una eventuale intensificazione degli arrivi alla tendopoli di Manduria».










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