lunedì 30 settembre 2024


31/03/2011 08:21:10 - Manduria - Attualità

«Non si può prendere in giro una città e oltraggiare il territorio»

 
Paolo Tommasino si è dimesso dalla carica di sindaco di Manduria. Ha consegnato la lettera di dimissioni nelle mani del sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano.
E’ la durissima reazione all’annuncio del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il quale, a Lampedusa, ha reso nota l’imminente partenza di altri 1.400 profughi verso la tendopoli di Manduria.
«Non si può prendere in giro una città e oltraggiare un territorio» sbotta il sindaco Tommasino. «Io sono stato eletto nello stesso partito di Berlusconi, ma non intendo assolutamente avallare un comportamento che lede la dignità di tutta una comunità».
Il sindaco dimissionario di Manduria, che ieri era a Roma per incontrare il ministro Maroni, chiarisce anche che non è in discussione il senso di solidarietà della città, ma il metodo seguito per scegliere il vecchio campo di aviazione della via per Oria per allestire la tendopoli e l’assoluta mancanza di chiarezza verso la città sul numero di migranti che avrebbe ospitato. La prima comunicazione fu di 200, con la consapevolezza che sarebbe potuto lievitare sino a 400.
Poi l’ufficializzazione dell’arrivo di 550 migranti nella giornata di domenica. Ma già lunedì si intuì, dal proseguimento senza soste dei lavori di montaggio di altre tende, che il numero di posti letto per i migranti era destinato ad aumentare considerevolmente. Tant’è che fu proprio l’on. Mantovano a confermare, nel corso della seduta monotematica del Consiglio Comunale di lunedì scorso, che erano in arrivo altri 827 profughi. Ma, alla presenza del sindaco e dell’intero Consiglio Comunale, il sottosegretario Mantovano, pur definendo Manduria come “l’estensione di Lampedusa”, garantì che nella tendopoli della via per Oria non sarebbero stati superati i 1.500 migranti.
Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, invece, l’annuncio di Berlusconi, che, di fatto, smentisce Mantovano: con gli altri 1.400 profughi (che dovrebbero essere già partiti da Lampedusa), nelle tendopoli di Manduria si sfioreranno i 3.000 migranti.
«E’ una questione di coerenza e dignità» spiega Tommasino. «Berlusconi non può affrontare il problema dei migranti come quello dei rifiuti di Napoli. Perché tutti in Puglia e neppure uno in Lombardia? Ho consegnato la lettera di dimissioni nelle mani dell’on. Mantovano, evitando di incontrare anche il ministro Maroni. Oggi, a Bari, parteciperò all’incontro con l’assessore regionale Amati sul depuratore consortile per una questione di responsabilità. Poi, al ritorno, protocollerò le dimissioni».










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