lunedì 30 settembre 2024


01/04/2011 21:40:23 - Manduria - Attualità

«Con le popolazioni pugliesi per l’accoglienza dei profughi: cessare il fuoco per fermare la guerra»

 
 
«La Fiom Cgil di Puglia, nell’ambito della giornata di mobilitazione nazionale del 2 aprile contro la guerra, aderisce alle manifestazioni che si svolgeranno nel territorio pugliese a Manduria e a Gioia del Colle.
La Puglia, in questi giorni, sta accogliendo le migliaia di profughi in fuga dai paesi nordafricani, nonostante che il governo con la scellerata soluzione delle megatendopoli sta di fatto riproducendo segregazione e abbandono per i migranti e alimentando un clima di paura e di tensioni nelle popolazioni.
Il governo e i ministri leghisti, dopo la vergognosa messa in scena a Lampedusa, anziché dotarsi di un vero “piano di accoglienza” condiviso con le comunità, con le istituzioni locali e regionali pugliesi, stanno solo spostando l’emergenza da Lampedusa alla Puglia.
Dove stanno andando le centinaia di migranti che scappano dalla tendopoli di Manduria? I 1.700 profughi in arrivo a Manduria nella giornata odierna quanto tempo vi resteranno? Dove verranno destinati successivamente?
A queste domande il governo non risponde, viola il diritto internazionale, agisce in dispregio delle popolazioni e delle autorità locali al punto da indurre alle dimissioni un sottosegretario e il sindaco della città.
Occorre, invece, costruire una rete di solidarietà, così come sta già accadendo, che non lasci sole le popolazioni le quali stanno dimostrando un grande senso di civiltà e di umanità facendosi carico di un’emergenza che continuerà sino a quando non si fermeranno i bombardamenti.
Occorre instaurare il “cessate il fuoco” da parte di tutte le forze belligeranti in Libia e ovunque sono in atto conflitti, quale premessa per un’uscita democratica dai regimi dittatoriali.
Occorre organizzare un’alternativa alle megatendopoli, che altro non sono che CIE mascherati, attingendo alle migliori esperienze di accoglienza già realizzatesi. I migranti vanno accolti in quanto persone, smettendola di considerali clandestini e riconoscendogli il permesso di soggiorno.
Per queste ragioni, dando priorità alla situazione emergenziale determinatasi a Manduria, saremo presenti alla manifestazione del 2 aprile e invitiamo i lavoratori e le lavoratrici alla partecipazione».










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