lunedì 30 settembre 2024


03/04/2011 12:33:02 - Manduria - Attualità

Le toccanti parole del migrante tunisino Amadin: «Non dovete avere paura di noi»

 
«Non dovete avere paura di noi: siamo solo alla ricerca della libertà».
Il profugo tunisino Amadin, intervenendo al raduno di ieri pomeriggio di Emergency a Manduria, ha voluto esorcizzare, nella centralissima piazza Garibaldi, i timori, sin qui infondati, della gente della cittadina messapica.
«Abbiate ancora qualche giorno di pazienza» ha affermato ancora Amadin. «Abbiamo affrontato i rischi della traversata per arrivare in Italia. Ma siamo solo di transito. Non vogliamo né rubarvi il lavoro, né rubarvi la terra. Siamo alla ricerca della libertà».
Queste parole di Amadin hanno riscaldato il cuore della gente delle tante associazioni che hanno aderito all’appello di Emergency: tante chiazze “rosse” in piazza Garibaldi, tutte con la finalità di gridare il proprio dissenso verso la guerra e far sentire la solidarietà ai tanti profughi tunisini ancora presenti nella tendopoli dell’ex aeroporto militare.
Un sussulto, però, c’è stato quando ha preso la parola l’ospite più gradito della manifestazione: il governatore di Puglia Nichi Vendola.
«Questi ragazzi tunisini, che sono cresciuti con internet, hanno rotto il muro della paura e, grazie al grido “pane e libertà”, vogliono cambiare il mondo» ha esordito il governatore Vendola. «L’Occidente, l’Europa e l’Italia non vogliono cogliere questo messaggio di cambiamento e non stanno offrendo la solidarietà che merita il popolo tunisino. Ma non ci meravigliamo se la mancanza di solidarietà viene da chi, sino a pochi mesi fa, aveva stretto intese truffaldine con Bel Alì, aveva rapporti con Mubarak o baciava le mani al rais Gheddafi».
Vendola ha poi criticato la mancanza di programmazione del governo italiano.
«Da gennaio è iniziato a spirare il vento del cambiamento in vari Paesi del nord dell’Africa, ma in Italia nessuno è stato in grado di prevedere ciò che, inevitabilmente, sarebbe successo. Sino a qualche giorno fa abbiamo offerto le immagini della vergogna: quelle di Lampedusa. Poi è stato deciso di trasferire il problema a Manduria, allestendo una tendopoli che ancora non si sa bene cosa sia. C’è chi sostiene che sia un campo di accoglienza: ma allora, perchè negare a questa gente la libertà? Questa soluzione è sbagliatissima. È una sorta di discarica umana, che va assolutamente eliminata. E’ stato preparato un cocktail terrificante: terroni e africani insieme, per impaurire la gente. Ma quando i nostri nonni andavano ad elemosinare il lavoro in tanti altri Paesi, non erano clandestini anche loro? Allora, il governo ha una possibilità per risolvere l’emergenza: applicare l’articolo 20 del testo unico, per consentire a questa gente di raggiungere i loro parenti nella legalità».










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