lunedì 30 settembre 2024


05/04/2011 05:59:01 - Manduria - Attualità

Ferrarese: «Dal Governo ci attendiamo la defiscalizzazione e il ristoro agli operatori turistici danneggiati. Altro che impianto di videosorveglianza…»

 
Solidarietà al sindaco dimissionario di Manduria e critiche al governo per la dimostrata incapacità di affrontare una emergenza ampiamente annunciata.
La delegazione dell’Udc, che ha visitato ieri la tendopoli di Manduria e poi incontrato la stampa, ha voluto rimarcare la vicinanza al sindaco Tommasino e alle popolazioni di Manduria e Oria, ma anche la solidarietà ai “fratelli” tunisini, trattati dall’attuale governo come “rifiuti umani”. Richiesto anche lo smantellamento della tendopoli di via per Oria ed equa ridistribuzione dei migranti su tutto il territorio nazionale, con il coinvolgimento dei vari enti e delle associazioni di volontariato.
La folta delegazione dell’Udc era guidata dal coordinatore regionale Angelo Sanza, e composta dai consiglieri regionali Negro e Curto, dal presidente della Provincia di Brindisi Ferrarese, dall’assessore provinciale Scalera, dal presidente del Consiglio Provinciale di Taranto Tarantino e dal consigliere provinciale Lariccia.
Dopo che Lariccia ha chiesto le dimissioni di Franzoso e Vitali, rei, a suo dire, di essersi appiattiti sulle posizioni della Lega, invece di difendere gli interessi del territorio che rappresentano, Tarantino ha accusato il governo di impreparazione e superficialità.
«La massiccia presenza di tunisini a Manduria e Oria, gente comunque non conosciuta, sta creando in queste comunità del disagio» ha dichiarato Tarantino.
Mentre il consigliere regionale Negro ha sottolineato l’incapacità del governo di prevedere per tempo un piano di accoglienza per un flusso di migranti ampiamente prevedibile, rifiutando lo stato di polizia presente e auspicando il coinvolgimento di Caritas e associazioni di volontariato, il suo collega Curto si è invece soffermato su un altro aspetto importante.
«Sono trascorsi una decina di giorni dall’arrivo dei primi migranti, ma non è cambiato nulla: era e resta sconosciuta l’identificazione giuridica del campo, era e resta sconosciuto lo status giuridico del migrante» ha dichiarato Curto. «Ci sono sicuramente tante persone per bene, che sono scappate dalla miseria alla ricerca di un lavoro. Ma non sappiamo, considerato che va ad estremo rilento l’opera di identificazione, se fra di loro vi sono anche i tanti criminali che sono scappati dalle prigioni tunisine. Così come c’è il rischio che, fra coloro, ci può essere qualche appartenente a cellule del terrorismo islamico».
Se da Scalera è giunto poi il plauso alle forze dell’ordine, il presidente della Provincia Ferrarese ha avanzato delle richieste ben precise.
«Quello della tendopoli di Manduria è un fallimento del governo, che guarda solo agli interessi del nord» ha esordito Ferrarese. «Se da una parte c’è qualche rappresentante del territorio “traditore”, che non esita a propinare alla gente le balle del governo (oggi arrivano altri 1.000 migranti), altrove, ad esempio in Lombardia, il governatore ha assicurato la sua gente che Maroni non farà arrivare alcun migrante. Dal governo ci attendiamo impegni precisi: la defiscalizzazione e il ristoro agli imprenditori turistici che saranno danneggiati. Altro che l’impianto di video-sorveglianza…».
Infine è intervenuto Sanza, che ha promesso l’impegno a tutti i livelli (provinciale, regionale e nazionale) affinché l’emergenza di Manduria, trasformata in Lampedusa 2, rientri.
«Non è più tollerabile che in alcune regioni del nord Maroni concordi il numero dei migranti da inviare» ha affermato Sanza, «ed invece in Puglia si imponga l’arrivo di migliaia di profughi».
Intanto per sabato è annunciato l’arrivo a Manduria dell’on. Debora Serracchiani, dell’AreaDem Puglia del Pd.










img
Cucina d'asporto e Catering
con Consegna a domicilio

Prenota Ora