lunedì 30 settembre 2024


06/04/2011 10:35:37 - Manduria - Attualità

Posizione unanime sulla necessità di smobilitare, in tempi brevi, la tendopoli

 
«Sinora il Governo ha ingannato, a più riprese, i cittadini manduriani. Ora Maroni ha promesso al sindaco che entro un mese la tendopoli sarà smobilitata e che nei prossimi giorni visiterà la città. Noi abbiamo poca fiducia nel fatto che queste promesse possano essere rispettate. Anche in virtù del recente impegno, non mantenuto, assunto da Mantovani, a nome del governo, in Consiglio Comunale. Venga pure Maroni a constatare con mano la civiltà di noi “terruun”».
Gianni Vico, capogruppo del Pd, ribadisce la linea del suo partito, alla vigilia dell’altro Consiglio Comunale monotematico richiesto dai consiglieri di questo gruppo e dei colleghi dell’Udc, che si terrà domani sera (giovedì), alle 16.
«La tendopoli di Manduria, così come è gestita adesso, mi sembra una buffonata» aggiunge Vico. «Si entra e si esce a piacimento… Noi avanziamo due richieste: non si inviino più migranti nella nostra città, si chiuda il campo base e si distribuiscano i tunisini in tutte le regioni. La stagione estiva è alle porte. Nella nostra economia le entrate del turismo estivo sono fondamentali. Se dovessero venir meno, sarebbe il colpo di grazia definitivo per la città».
Il presidente del Consiglio Comunale, Leo Girardi, invoca condizioni più umane per i migranti ospiti della tendopoli di Manduria.
«Vogliamo fare anche noi la nostra parte, ma non possiamo essere lasciati soli» dichiara il dott. Girardi. «Se l’Europa nega ogni tipo di sostegno e aiuto all’Italia, l’Italia non può lasciare sola la città di Manduria nella gestione di questo problema. «I migranti devono essere inviati, proporzionalmente, in tutte le regioni italiane. E’ fondamentale, poi, che le forze politiche evitino le contrapposizioni».
Tanti consiglieri, poi, mettono anche in risalto che in città, sinora, non si sono verificati episodi di violenza o di disordine. La maggior parte della gente, quindi, i tunisini li ha visti solo in televisione e non è poi tanto preoccupata.
«Lo sciopero della fame, il tentativo di darsi fuoco di un migrante, la fuga in massa dalla tendopoli di Manduria hanno messo in evidenza tutte le contraddizioni di una improvvida scelta politica nella gestione dell’emergenza profughi» è poi l’opinione del consigliere comunale del Fli, Nicola Muscogiuri. «Ci si chiede come mai, a fronte di una diaspora annunciata da mesi, il governo non si sia attrezzato per tempo a predisporre mezzi e strumenti idonei ad assicurare una adeguata accoglienza. La risposta è certamente da ricercare nel condizionamento della Lega, e in quel “fora da e ball”, inquietante sintesi dell’arroganza bossiana.
L’attuazione nell’immediato delle misure di protezione temporanea, previste in deroga, dall’art. 20 della legge Bossi - Fini, avrebbe assicurato una efficace gestione del fenomeno migratorio, permettendo inoltre ai migranti in possesso di permesso provvisorio di soggiorno di recarsi legalmente in altri Stati e consentire, come richiesto dai più, il ricongiungimento con i familiari residenti in altri paesi europei.
Così non è stato, e si è preferito, con una scelta dissennata: l’installazione di una inidonea tendopoli a Manduria, centro peraltro giuridicamente non configurabile.
Alla stregua di tali valutazioni il FLI auspica il rapido insediamento dell’annunciata commissione consiliare di controllo, atta a verificare da una parte che ai migranti siano assicurate idonee condizioni di accoglienza e dall’altra che si trovino condivise soluzioni di intervento anche in materia di sicurezza, impiego delle risorse ed utilizzo dei mezzi. Riteniamo inoltre che in questa situazione di emergenza occorra uno sforzo di tutte le forze politiche locali per trovare insieme un punto di sintesi che contemperi le richiamate esigenze».
Infine l’intervento del gruppo dei Verdi.
«La Puglia è stata sempre ospitale; fra le cose di cui possiamo menare vanto vi è sicuramente la generosità con cui, per primi e molto tempo unici in Italia, abbiamo accolto diseredati di ogni provenienza, assicurando loro ricovero, conforto e autentica solidarietà. Lo faremo ancora, con questa nuova ondata di migranti, che le vicissitudini storiche hanno portato a bussare alla nostra porta. Per noi Verdi, in particolare, l’attenzione ai problemi del Sud del mondo non è solo un corollario, ma parte integrante della nostra visione politica: crediamo infatti che solo un’equa distribuzione delle risorse e la fine dello sfruttamento neocolonialistico nei paesi del cosiddetto Terzo Mondo possa assicurare pace e benessere anche ai popoli economicamente più evoluti» affermano i Verdi. «Siamo però perplessi sulla scelta dell’area aeroportuale di Manduria per l’approntamento di una tendopoli. Tra tutti i siti possibili, infatti (caserme dismesse, conventi in disuso ecc.), disponibili in tutta la Penisola, questo ci sembra il meno idoneo ad offrire a degli esseri umani una sistemazione appena decente, in particolare se si pensa all’approssimarsi della stagione estiva e ai suoi possibili effetti. Che cosa ha potuto indurre il Commissario straordinario a scegliere una collocazione così infelice?».










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