lunedì 30 settembre 2024


08/04/2011 07:08:43 - Manduria - Attualità

Ribadite le richieste già avanzate dai vertici regionali

 
«Il secolo scorso fu caratterizzato da grandi guerre nell’occidente per la riconquista o il mantenimento della libertà, della democrazia e della pace, nell’attuale inizio del terzo millennio, questi avvenimenti si sono spostati nei paesi del nord Africa a partire dall’area del Magreb spingendosi verso i paesi medio -orientali e noi, occidentali, guardiamo e seguiamo queste modifiche geo - politiche, con molta attenzione e partecipazione emotiva, parteggiando per i nuovi popoli liberi.  
In questo scenario nessuno può immaginare di essere spettatore inerme di tali sconvolgimenti: questo momento che viviamo, è una pagina di STORIA!
 
Gli eventi più immediati, che si hanno dopo la guerra nei Territori coinvolti, sono la fuga delle popolazioni dagli orrori, dalla fame, dalla desolazione, fuga verso i Paesi più vicini: l’Italia, l’Europa tutta. 
Queste Nazioni sono chiamate a fare la loro parte, così come nei tempi passati fu fatto nei loro confronti, considerando, sicuramente, le possibilità economiche e logistiche che ha ognuna di esse. 
L’egoismo che, però, viene dimostrato dalla Lega Nord è dissonante, per ciò che abbiamo detto,  beceri, perché lo hanno più volte evidenziato nei confronti delle popolazioni meridionali dello stesso Paese e inconcludenti, perché l’essere umano quando ha fame e paura, si rifugia in qualsiasi parte del mondo anche a costo della propria vita (e lo hanno dimostrato ampiamente), quindi, se non per umanità, per opportunità occorre gestire al meglio questi flussi.  
 
L’impreparazione del nostro Ministero degli Interni su questa questione è abissale, considerando che proprio il Ministro di questo Dicastero, aveva paventato “… un esodo biblico… 500.000 forse anche un milione di clandestini ci invaderanno”. Ne sono arrivati, dall’inizio dell’anno, 19.000 e siamo già in piena crisi. E l’organizzazione preventiva dov’è?   Eravamo stati bravi a immaginare gli esodi e non ad organizzarci. Ma forse quest’ultima fase (intendo l’organizzazione), non è stata posta in essere in tempo utile, perché altrimenti si sarebbero conosciuti i diversi siti di accoglienza e, quindi, la “penalizzazione” di alcune Regioni a favore di altre.   L’alta concentrazione a Lampedusa, prima, e la “deportazione”frettolosapoi, bypassando le istituzioni locali, sono le naturali conseguenze di questa mala e dolosa organizzazione. Ricordiamo a Lei sindaco ed a noi tutti, ciò che è successo sul balletto dei numeri dei profughi o migranti da ospitare nel campo di accoglienza, lo stesso sottosegretario Mantovano a Manduria, durante il consiglio monotematico, aveva assicurato che il numero degli ospiti sarebbe stato al massimo di 1500 unità, per essere smentito il giorno dopo con i nuovi arrivi. E poi che è successo?
 
Sono seguite le dimissioni, inevitabili - il minimo che si potesse fare -, del sottosegretario agli Interni e nostro corregionale Mantovano e le Sue Sindaco Tommasino.   Il sottosegretario, sentendo la responsabilità, quale alto rappresentante Pugliese, per il mancato rispetto dei segreti accordi sul numero dei migranti da destinare nel campo di accoglienza; Lei Sindaco, per essere stato tenuto allo scuro di tali decisioni, sentendo su di se tutto il peso delle responsabilità di gestione del campo e della sicurezza del proprio territorio.   
Naturalmente, dal Governo centrale sono state fatte pressioni e simulazioni di accordi  per far rientrare questi atti estremi, ma mentre il sottosegretario desiste dal ritiro delle dimissioni, Lei Sindaco mostra già i primi tentennamenti e sussulti nel mantenere la propria posizione. Vero è che tra i 62 Parlamentari che hanno dimostrato solidarietà al sottosegretario Mantovano, non c’è un pugliese, e che, aldilà delle parole i fatti sono un’altra cosa, la solitudine in questi momenti, è l’ultima delle condizioni di cui si ha bisogno.   Noi di SEL, oltre ad aver espresso apprezzamento per la sua pozione, siamo pronti, pur rimanendo nell’ambito del proprio ruolo di opposizione, a valutare con la massima attenzione e urgenza gli atti amministrativi che vorrà compiere in questa direzione, a condizione che si faccia carico delle nostre richieste relativamente:
1.     Richiedere alle Istituzioni competenti, il rilascio agli ospiti dei Permessi Temporanei di Accoglienza
2.     Poter ridistribuire questi ospiti, in piccoli gruppi, in strutture, idonee, già presenti su tutto il nostro territorio regionale,
3.     Smantellare, alla fine, il “campo-recinto” costruito in questa occasione.       
 
La diversa posizione politica, già espressa dai differenti gruppi consiliari, non deve costituire un ostacolo al buon esito di atti amministrativi volti alla protezione del territorio e della Città, ma, nel contempo, occorre da parte dei maggiori responsabili, e quindi, soprattutto da parte Sua, la dimostrazione tangibile che gli interessi di salvaguardia dell’intera collettività, va ben oltre il mantenimento di una carica politica, che diversamente, sarebbe svuotata di valori e dignità».  
 
Circolo SEL – Manduria










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