lunedì 30 settembre 2024


10/04/2011 10:07:24 - Manduria - Attualità

Dai torna...

 
Il divismo politico fa rientrare le dimissioni di Paolo Tommasino, sindaco di Manduria e dell’on. Mantovano, sottosegretario agli Interni con il broncio per la gestione della tendopoli blu collocata tra Manduria ed Oria. Ora tutto è passato, maledetto diavoletto che ci ha fatto bisticciar e si riparte più forte che mai.
Dopo il bagno di folla presso il salone convegni dell’Hotel President di Lecce, ognuno ritorna a casa sua e, come al solito, rinverdisce lo scontro politico tra maggioranza ed opposizione sulla questione profughi. Il presidente delle provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, pretende il riconoscimento di paternità della tendopoli, con tanto di risarcimento incluso nel prezzo causa danni del passaggio sin troppo multietnico della colonia dei Tunisini, in transito da Oria presso le stazioni più grandi.
Intanto le 1300 anime censite nella tendopoli sono liberi in tutto e per tutto nel loro peregrinare tra Manduria ed Oria e oltre, in attesa di giudizio relativamente alla situazione personale per il rilascio del permesso di soggiorno a tempo determinato, mentre a Lampedusa arriva un altro barcone di carne umana, carico come mai prima, stavolta di donne e bambini.
Sullo sfondo le dichiarazioni del nostro Premier, neo cittadino dell’isola dopo l’acquisto della nuova causa in quel di Lampedusa, il cui refrain è sempre lo stesso: chiedere il premio Oscar per Lampedusa facendo le corna ai pugliesi ai quali era stato promesso prima, mentre da più parti infiamma il dibattito politico su questa nuova querelle in stile Berlusconi, in odore di prossime lezioni, perciò non del tutto
disinteressato, benché sicuro di stravincerle. Sollevata dall’opposizione che grida violazione ai trattati di Schengen ed alle disposizioni dell’Unione Europea in materia di Immigrazione ed asilo, la sinistra denuncia la politicizzazione del fatto immigrazione, nella quale si denuncia la palese assenza della C.E, e il libertinaggio che ha esposto le comunità di Manduria ed Oria a mamma li profughi, concentrati all’interno di una tendopoli che ancora non si sa se è un CIE, CPA, un CAI, un CARA con il solito rimbalzo di responsabilità tra i centri con una loro tracciabilità sociale come Restinco,
e quelli allestiti a tempo di record per fronteggiare l’emergenza profughi.
Vent’anni di transumanze via mare, dal novanta a i nostri giorni raccontate tra Brindisi, Taranto e le coste del Mediterraneo, con il carico di disperazione, di denunce copiose presso le forze dell’ordine per furti, risse da ubriacature dei tunisini, presunti tentativi di stupri in questi ultimi giorni e che mettono a dura prova la pazienza delle popolazioni autoctone, già esasperate in nome dell'ospite che puzza dopo tre giorni, mentre a Brindisi pullulano le iniziative per ricordare l’arrivo degli Albanesi vent’anni fa.
La statale che collega Oria e Manduria sotto assedio dalle forze dell’ordine che portano il modello Serpico & Chips, sulle strade al confine delle due provincie all’insegna dell’inseguimento all’ultimo evaso che risponde con il tormentone “No problema mio”. Storie di uomini e di mondi tra i missili della guerra di Gheddafi, pluriospitato in Italia, e quelle della gente comune che vede passare la storia sotto gli occhi senza saperla vedere.
Meditate gente meditate.................!!
 
Mimmo Palummieri










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