lunedì 30 settembre 2024


10/04/2011 10:35:16 - Manduria - Attualità

I tunisini si riparano dal caldo sotto gli alberi d’ulivo delle campagne di fronte alla tendopoli

 
Sotto gli alberi di ulivo, nei campi di fronte alla tendopoli, alla ricerca di ombra e di refrigerio. In un clima più sereno, senza più la tensione dell’incertezza del futuro che regnava sino a qualche giorno fa, decine di ragazzi tunisini non esitano ad uscire fuori dalle loro tende e dal campo allestito nell’ex aeroporto militare di via per Oria, alla ricerca di zone d’ombra.
Decine di poliziotti vigilano in quest’area (per alcune ore hanno anche chiuso al traffico la strada che collega Manduria ad Oria), ma le ore trascorrono tranquillamente. I migranti (ne sarebbero rimasti circa 1.300) attendono il permesso straordinario di soggiorno, il lasciapassare per mettersi in viaggio verso le città del nord o, se saranno raggiunte le intese auspicate, anche verso la Francia, la meta, quest’ultima, della stragrande maggioranza dei ragazzi tunisini.
Nelle primissime ore di un pomeriggio decisamente caldo, ha visitato la tendopoli l’europarlamentare del Pd, Debora Serracchiani. Quasi un’ora fra le tende, a contatto con i ragazzi, per prendere direttamente visione di una realtà non condivisa sin dall’inizio.
«La nostra posizione è chiara: i migranti vanno ospitati in piccoli gruppetti. Solo così si può offrire una accoglienza più a misura d’uomo» sono state le prime parole dell’on. Serracchiani. «Il governo, allestendo questa tendopoli, ha rimediato una “figuraccia”. E questo termine è stato utilizzato da sindaci che non sono del mio partito…».
Chiusura della tendopoli, quindi, che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane. Ma a far dubitare sulla reale volontà di procedere al suo smantellamento è la prosecuzione di alcuni lavori (la rete di recinzione di 3 metri e mezzo o le condotte dell’Acquedotto Pugliese, per fare degli esempi), in un campo che, dopo il rilascio dei permessi straordinari temporanei di soggiorno, dovrebbe inevitabilmente svuotarsi.
«Cosa ho visto all’interno della tendopoli? Sicuramente una situazione migliore rispetto a quella mostrata dalla tv nei primi giorni» ha raccontato ancora l’on. Serracchiani. «E al miglioramento ha contribuito il decreto del 5 aprile sul rilascio dei permessi di soggiorno straordinari: i ragazzi hanno capito che l’attesa sta per terminare. Ho poi apprezzato tanto l’impegno delle forze dell’ordine e la solidarietà dimostrata dalle comunità di Manduria e Oria, che hanno subìto la scelta di portare in questo campo migliaia di tunisini. Sui volti di questi ragazzi si intravede la disperazione e la volontà di migliorare la loro situazione sociale, cercando lavoro in Italia o in altri Paesi dell’Europa. Il loro disagio è alto: chiedono, quindi, una vita migliore. Qualcuno obietta che è giusto che il futuro migliore lo costruiscano nelle loro terre. Ma per dar loro questa possibilità, ci vogliono progetti che richiedono l’investimento di tanti soldi da parte dei Paesi che possono aiutare queste popolazioni. E i soldi, poi, finiscono… Adesso è quindi necessario che loro possano muoversi liberamente. Ma per farlo, c’è bisogno che ci siano regole certe. L’Italia deve farsi valere in sede europea, dove, sempre più spesso, prevalgono gli egoismi dei singoli Paesi. Io non sono per l’immigrazione irregolare. Ma chi è accolto nei nostri paesi, avendo i requisiti per essere accettato, deve poter poi vivere serenamente».
Intanto si continua a discutere di sicurezza e di necessità di soddisfare le richieste degli operatori turistici del posto.
«Facendo seguito all’invito rivoltomi dal presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, ho chiesto ai prefetti di Brindisi e di Taranto di convocare a Oria, per domani mattina, un Comitato interprovinciale Brindisi-Taranto, alla presenza dei presidenti delle due Province, del sindaco di Manduria nonchè del Commissario prefettizio di Oria» ha annunciato il sottosegretario all’Interno,   Alfredo Mantovano.
In quella circostanza saranno nuovamente avanzate delle richieste al rappresentante del Governo. In primis quella del ristoro dei danni ai quali gli operatori turistici andranno incontro nei prossimi mesi e la certezza che la tendopoli sia smobilita entro la fine di aprile.










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