lunedì 23 settembre 2024


19/04/2011 15:55:35 - Manduria - Politica

E intanto i Verdi riportano in Consiglio la questione del depuratore

 
Gianleo Greco, nominato assessore circa un mese fa in qualità di rappresentante in giunta del Gruppo Autonomo Indipendente, ha restituito le deleghe al sindaco Paolo Tommasino. Ha dovuto rinunciare alla titolarità dello scranno nell’esecutivo (era titolare delle deleghe alle Attività Produttive, al Commercio, all’Industria, alle Fiere e ai Mercati, alle Politiche di sviluppo dei quartieri e alle Marine), in quanto, nei giorni scorsi, ha ricevuto un “incarico importante e prestigioso”, ha reso noto ieri mattina, in Consiglio, il sindaco Paolo Tommasino.
Greco, giovane e preparato avvocato, pare abbia ricevuto la nomina di componente di una Commissione di studio e ricerca presso la sede centrale della Corte dei Conti di Roma, alla quale è stato affidato il compito di rivedere la legislazione attinente le responsabilità degli amministratori pubblici. E’ chiaro che, a questo punto, l’incarico amministrativo sia incompatibile con la nomina professionale.
La novità, sicuramente ben accetta per l’avv. Greco, ha preso in contropiede il Gruppo Autonomo Indipendente.
«Stiamo valutando una rosa di nomi» ha dichiarato il capogruppo consiliare Leonardo Moccia. «Crediamo che entro la fine della settimana saremo in grado di indicare al sindaco il nome dell’assessore che sostituirà, in giunta, l’avv. Gianleo Greco».
Relativamente ai lavori del Consiglio Comunale di ieri mattina (aperti dall’intervento del sindaco incentrato sulle motivazioni che lo hanno indotto a revocare le sue dimissioni dalla carica, legate alle novità sulla tendopoli di via per Oria in cui sono sistemati i migranti tunisini), non ci sono stati grossi sussulti, se non la pregiudiziale del gruppo dei Verdi (composto da Gregorio Perrucci e Cecilia de Bartholomaeis) sulle ultime novità relative al progetto del depuratore consortile.
«Abbiamo ricevuto dal Comune di Avetrana il verbale dell’incontro che si è svolto il 31 marzo a Bari e al quale erano presenti i rappresentanti della Regione Puglia, dell’Acquedotto Pugliese e dei Comuni di Manduria e Avetrana» è stata la premessa dei Verdi, che poi si sono sincerati se tale documento fosse stato trasmesso anche al Comune di Manduria. Ricevuta la risposta negativa del sindaco Tommasino, hanno rimarcato alcuni passaggi del verbale. In particolare la parte finale, in cui si legge che, “pur con il dissenso del Comune di Avetrana, il progetto dell’impianto di depurazione, così come approvato, va rapidamente cantierizzato. L’Acquedotto Pugliese si è impegna a presentare lo studio di fattibilità per la parte di propria competenza (fase di trattamento di affinamento dei reflui) prescritto nel parere di compatibilità ambientale, e a mettere in atto tutte le iniziative utili e finalizzate a garantire l’avvio dei lavori”. Nell’ultimo rigo del comunicato, si specifica che, trascorsi 5 giorni dall’invio, il verbale si intende approvato e condiviso.
«Il Comune di Manduria deve riservare la massima attenzione in questa fase» hanno dichiarato i Verdi. «Non possiamo offrire il nostro o.k. al progetto senza che, preventivamente, vi siano stati degli impegni ben precisi da parte della Regione Puglia. Impegni concreti e non aleatori».
Forse sarebbe opportuno, visto che il consesso aveva respinto all’unanimità l’ipotesi dello scarico a mare, il Consiglio si riunisse nuovamente.










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