lunedì 23 settembre 2024
Il sindaco Paolo Tommasino rilancia le richieste al Governo centrale
La tendopoli di via per Oria è, dall’altro ieri a.jpg)
mezzogiorno, deserta. Gli ultimi 13 migranti tunisini sono andati via. Per la città di Manduria e per quella di Oria la fase di emergenza è quindi terminata.
mezzogiorno, deserta. Gli ultimi 13 migranti tunisini sono andati via. Per la città di Manduria e per quella di Oria la fase di emergenza è quindi terminata.«Il Governo ha mantenuto gli impegni» sono le prime parole del sindaco Paolo Tommasino, soddisfatto per la partenza di tutti i migranti tunisini e per il ridimensionamento della struttura. «La promessa di tenere a Manduria i migranti tunisini sono nel periodo dell’emergenza è stata rispettata. Così come quella di diminuire la capienza della stessa tendopoli. Io mi ero dimesso quando, al contrario di quanto annunciato nel Consiglio Comunale straordinario monotematico, si decise di inviare a Manduria altri 1.700 profughi, in aggiunta a quelli già presenti. Ma si è poi chiarito che si trattava esclusivamente di una emergenza. E, in effetti, anche dopo qualche giorno, una nave che trasportava profughi, partita inizialmente alla volta di Taranto, fu poi dirottata in direzione di Napoli e poi di Civitavecchia. Quel limite di 1.500 posti letto non è stato più superato. Le critiche che mi sono state rivolte, all’indomani della mia decisione di ritirare le dimissioni, si sono quindi rivelate strumentali. In meno di un mese, la nostra tendopoli è stata svuotata e il Governo ha allestito altre strutture per accogliere i migranti».
Emergenza, quindi, superata. Ma la struttura, che potrebbe essere costata intorno ai 2 milioni di euro, resta in piedi. Anzi, c’è chi ipotizza che potrebbero essere realizzati dei prefabbricati e che la tendopoli potrebbe essere trasformata in un Centro di Accoglienza per i Richiedenti Asilo (Cara).
«Ieri mi sono messo in contatto sia con la Prefettura, sia con il Ministero degli Interni» rende noto il sindaco Paolo Tommasino. «Mi è stato confermato che il campo allestito nell’ex aeroporto militare di via per Oria non sarà smantellato in quanto potrebbe essere utilizzato solo per le emergenze, che nessuno, allo stato attuale, può prevedere con precisione. Di certo, non sarà mai superata la soglia dei 1.500 ospiti. Le forze dell’ordine ripartiranno, ad eccezione di coloro (forze di polizia o esercito, non è stato ancora stabilito), che resteranno per vigilare».
Nei prossimi giorni, quindi, si intuirà se i lavori per la trasformazione della tendopoli saranno avviati (e in quel caso la struttura diventerà definitiva), oppure se resteranno esclusivamente le tende.
Intanto il sindaco Paolo Tommasino lavora per ottenere il finanziamento dei progetti che ha presentato al Viminale.
«Le richieste sono, sostanzialmente, tre» ricorda il primo cittadino di Manduria. «La prima è quella relativa all’attivazione di un sistema di videosorveglianza nel centro cittadino della nostra città. Su questa richiesta vi è già un impegno da parte del Governo, più volte ribadito anche dai deputati. Proprio ieri, poi, ho depositato in Prefettura il progetto che rientra nell’ambito della Misura “Io gioco leale”, che andava definito prima del 30 aprile. All’interno di questa Misura, abbiamo chiesto i finanziamenti per la realizzazione di una struttura polisportiva, che dovrebbe sorgere, con i soldi del Ministero degli Interni, su un terreno di proprietà comunale (probabilmente in via per Lecce). La terza richiesta che abbiamo avanzato è quella di istituire un posto fisso di Polizia a San Pietro in Bevagna, relativamente al periodo estivo. La nostra litoranea, nella stagione estiva, richiama decine di migliaia di villeggianti, anche dai centri limitrofi, oltre che migliaia di turisti. C’è bisogno, quindi, di un posto fisso di Polizia. Noi saremmo disponibili a mettere a disposizione la sede, da individuare all’interno di alcuni beni confiscati a gruppi mafiosi. Noi, chiaramente, speriamo che le nostre richieste possano essere tutte accolte. Siamo fiduciosi che questi altri impegni assunti possano, nel giro di breve tempo, trovare dei riscontri in atti concreti».
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