Il soggiorno sarà di pochi giorni
Sindaco Tommasino, ci risiamo con l’emergenza immigrati?
«Non siamo nella stessa situazione di fine marzo».
Perché?
«L’arrivo dei tunisini fu accompagnato dalla precarietà logistica e strutturale dei primi giorni di vita della tendopoli. Allora tutto era in costruzione. Adesso possiamo stare tranquilli: il centro di accoglienza è strutturato e non ci saranno più numeri fuori dalla norma come un mese fa».
Di questo ha certezza? Gli sbarchi continuano...
«La vicenda immigrati a Manduria ci ha abituato ad avere poche certezze, almeno all’inizio. Poi le cose sono cambiate».
Grazie anche al pressing suo e del sottosegretario Mantovano nei confronti del governo. La destra umanitaria non ha sbagliato nulla e i numeri sono rientrati nella norma.
«Abbiamo difeso il territorio, sposando questo impegno all’idea di solidarietà. Manduria può ospitare al massimo 1500 persone nei casi di emergenza. È un’altra incrollabile certezza ».
E questa è un’emergenza...
«Il prefetto Gabrielli, capo della Protezione civile, ha spiegato che non ci si trovava più in una situazione ordinaria e Manduria farà la sua parte accogliendo 750 profughi. Il soggiorno sarà di pochi giorni, il tempo di dirottare i profughi nei centri di destinazione. Affronteremo l’emergenza con tranquillità. Ho parlato con il ministero degli Interni e col prefetto; c’è il raccordo con la protezione civile; continuerà la gestione del consorzio Connecting people, la cui convenzione era stata sospesa al momento in cui il campo si è svuotato» .
L’accoglienza da parte dei manduriani?
«I profughi resteranno pochi giorni; per questo sarà difficile organizzare l'accoglienza avendo il tempo sufficiente per capire i bisogni. Se resteranno qualche giorno in più avremo il tempo di organizzarci. Ma prefettura e forze dell’ordine hanno fatto sapere che non ci saranno problemi. Appena possibile visiterò il campo».
Fulvio Colucci