lunedì 23 settembre 2024


10/05/2011 09:48:11 - Manduria - Politica

Chiesto un incontro urgente con l’Amministrazione Comunale

 
Allagamenti nei quartieri durante le giornate particolarmente piovose, completamento delle opere fognarie, rete idrica e rete del gas metano. Attorno a queste tematiche si è sviluppata un’accesa discussione fra numerosi residenti del quartiere “Don Bosco”, presenti ad un’assemblea promossa dall’omonimo comitato di quartiere.
«Non è stata un’assemblea tranquilla» si legge in un comunicato diffuso dal comitato di quartiere. «In passato ci siamo sforzati di comunicare ai residenti le motivazioni addotte dal sindaco Paolo Tommasino e dall’ex assessore ai Lavori Pubblici, Piero Dabramo, alla base delle difficoltà a cantierizzare le opere richieste: la mancanza di risorse economiche. Difficoltà alle quali, oramai, si aggrappano tutte le Amministrazioni che si susseguono. Nonostante ciò, prendendo atto anche delle ingenti somme che sono state spese dall’Amministrazione che ha preceduto l’attuale, in maniera seria e responsabile abbiamo offerto la nostra disponibilità ad attendere tempi migliori».
L’Amministrazione, però, non è riuscita ad eseguire neppure interventi che richiedevano una somma più modesta di denaro.
«Abbiamo fatto notare alcune disfunzioni in ambito urbanistico, come la necessità di provvedere alla sistemazione di piazza Maria Ausiliatrice, di dotare di illuminazione pubblica la zona 865 (inesistente da 16 anni), di porre in opera dei rallentatori in viale Aldo Moro (che taluni automobilisti scambiano per pista)» si legge ancora nel comunicato. «Ma, nostro malgrado, a tutt’oggi nessun impegno è stato assunto neanche per questi interventi più modesti. Abbiamo avuto notizia solamente della pulizia delle erbacce in via Sorani: ben poca cosa considerati i tanti problemi del quartiere. Forse sarebbe stato più proficuo, per gli amministratori, rendere pubblici interventi più qualificanti».
I residenti sono quindi stanchi di attendere. E manifestano la loro delusione e la loro rabbia.
«Non si può dar loro certamente torto, tenendo conto di ciò che sta accadendo: la vicenda dei profughi, le dimissioni del sindaco prima firmate e poi ritirate, i rimpasti in giunta e gli avvicendamenti di alcuni anziché altri. Forse tutto ciò è più importante dei problemi evidenziati? Abbiamo anche pensato che la vicenda dei profughi, con tutte le sue articolazioni, è un problema serio e va gestito nel migliore dei modi. Per cui bene ha fatto il sindaco a ritirare le dimissioni. Quanto meno potrà governare le ricadute positive di questa vicenda, inizialmente molto osteggiata, tenuto conto dei buoni propositi manifestati dal Governo nazionale. Potrebbe essere questa un’occasione buona per risolvere qualche problema del nostro quartiere? Per tutto il resto, il sindaco e gli amministratori sappiano che non accettiamo più la logica perversa che regna nella nostra città: frequente avvicendamenti di Amministrazioni, che tutto fanno, ad eccezione di governare bene. Pertanto, alla luce di tutto ciò, auspichiamo, nel minor tempo possibile, un incontro con tutti gli amministratori e tecnici comunali interessati affinché si possano promuovere iniziative tese alla risoluzione dei problemi (o quanto meno di alcuni di essi), creando finalmente un clima di distensione. Sicuramente sarebbe un bene per tutti, visto il difficile momento che stiamo vivendo».










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