lunedì 30 settembre 2024


02/06/2011 12:20:26 - Manduria - Attualità

Grazieeeeeeeeeeeee nonno Cosimo

 
Segni particolari: volontario, da ben tre anni, del Servizio Civico nel nostro comune. Primo ad arrivare, l’ultimo ad andarsene, baby sitter onnipresente, guardia del corpo all’occorrenza, un Ciclope sempre vigile e presente, vista da aquila, in pettora blu e scritta bianca mostrata con orgoglio, scatto da felino quando si tratta di prevenire i pericoli ed un baffo che o ce l’hai o non ce l’hai, e se ce l’hai lo devi saper portare. Tutto in nome, tutto in 180 cm di altezza: Capogrosso Cosimo Antonio, all’appello signor tenente, pensionato Amat, 63enne di Manduria, da tre anni, nonno vigile a tutti gli effetti non solo per i nipoti, ma anche per gli affini, davanti alla scuola “Marugj-Frank”. Puntualissimo, si alza insieme al gallo, arriva con la sirena di mezzogiorno, si congeda dagli alunni dopo l’ultimo clacson e solo dopo aver assicurato ogni alunno al proprio genitore. “Calma, calma fratè, forza forza ragazzi, dai il tempo alli vagnuni di scendere dalla macchina, svelti ragazzi, dai muoversi”, intercalando con fare cortese l’imperativo riservato ai ragazzi, con la gentilezza verso gli insegnanti. Questo l’essenziale vocabolario di questo volontario del nostro comune, che ogni mattina sfidando le previsioni di colonnelli e meteorine, a bagnomaria sotto la pioggia, così come incurante delle basse temperature invernali, come della rondine che non fa primavera, sino al tiepido arrivo del sole d’estate, affianca l’operato dei vigili in divisa solenne e d’ordinanza, sorvegliando, redarguendo, aiutando, i 350 alunni ed oltre della scuola che ogni giorno, tra un sospiro amaro per l’ennesimo giorno di scuola, e la speranza che finisca presto, si assiepano come le formiche in quei fatidici dieci minuti tra la macchina di mamma e papà e il portone della scuola, vegliando come il più  scrupoloso custode di anime, sulla loro incolumità fisica.
“Io, prossò... la passione per il sociale ce l’ho nel sangue, tant’è vero che ho all’attivo 40 donazioni di sangue”, mostrandomi con commozione, il suo tesserino da donatore, quando intervistato, “e sono lieto che la scuola si sia ricordata di me, dimostrando che la vera forza della scuola per prevenire i disagi giovanili sono i nonni, che appesi al chiodo gli attrezzi del mestiere sono tutti dei nipoti”...., dice in quel breve scambio di parole che lo scrivente appunta intervistandolo.
Il signor Capogrosso è il vero segno dei tempi che cambiano in positivo, almeno in questo, dimostrando che la terza età non è un’area di parcheggio per anime e corpi in cerca di revisione e magari di una strada, vittime del tempo che scorre tra una busta della spesa, e il continuo brontolio della moglie che si ritrova improvvisamente per casa un nuovo figlio da crescere dopo che si è piacevolmente sbarazzata dei propri, con tutto il corredo di difetti sotto la lente di ingrandimento alla Mondaini - Vianello.
Ma la nuova età è il privilegio del pianificare ciò che...., concedendosi il lusso di pensare un po' più a sè stessi, messe da parte le rate del mutuo e le preoccupazioni del futuro da garantire alla prole, guardando a chi soffre e facendo del volontariato la nuova e vera risposta all’egoismo imperante dei tempi moderni.
Genitori in corsa perenne, roba di questi ultimissimi giorni, deleghe su deleghe, deresponsabilizzazione continua e poi.., basta il signor Capogrosso a dimostrare che le preoccupazioni sono sempre le stesse quando la priorità è incentrata tutta su di loro: i ragazzi, guardati e spiati a vista, strappati dal rombo di un clacson o da una frenata rude, dai parcheggi selvaggi, o da qualche violazione la codice della strada rispetto ai figli scaricati velocemente, facendo delle strisce pedonali il suo solo regno.
Se a questo ci aggiungiamo le tante multe risparmiate agli autisti stretti dalla morsa della clessidra che scorre, il quadro è completo.
Alla fine dell’anno scolastico, proprio nel momento in cui si moltiplicano gli arrivederci, i grazie ed i complimenti, la scuola “Marugj-Frank” ringrazia e saluta, augurandogli un meritato riposo il nostro volontario d’eccezione, ricordando a nome suo, l’immensa disponibilità di tanti nonni, divenuti l’unico certezza in un tempo in cui la famiglia del mulino bianco non è che un pallido ricordo.
Grazie di cuore a te, nonno Tonino, a tutti i nonni, che quotidianamente vegliano su tutti noi.
 
Mimmo Palummieri










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