lunedì 30 settembre 2024
La spedizione dei Mille
Poco più di una spedizione dei Mille quella giunta nella.jpg)
tendopoli color Avatar sulla provinciale Oria - Manduria. Circa 1091 clandestini, provenienti dalla Tunisia, sono sbarcati dapprima nel porto di Taranto ed in seguito stipati nel centro di accoglienza che, dallo scorso aprile, funge da effetto vasi comunicanti tra questo profondo sud e il resto dell’Europa, da una sponda all’altra del Mediterraneo, ed oltre, tra le polemiche dei nativi e delle istituzioni.
tendopoli color Avatar sulla provinciale Oria - Manduria. Circa 1091 clandestini, provenienti dalla Tunisia, sono sbarcati dapprima nel porto di Taranto ed in seguito stipati nel centro di accoglienza che, dallo scorso aprile, funge da effetto vasi comunicanti tra questo profondo sud e il resto dell’Europa, da una sponda all’altra del Mediterraneo, ed oltre, tra le polemiche dei nativi e delle istituzioni.Circa quaranta bambini ed altrettante donne, il resto uomini, rappresentano i numeri dell’ondata migratoria, l’ennesima di questa infornata di disperati in fuga da Gheddafi. Sono giunti due giorni fa, a bordo di una motonave che da Lampedusa li ha condotti direttamente a Taranto e, successivamente a mezzo pulmann, sono andati a rimpolpare il già nutrito bottino di vite umane in attesa di giudizio tra Brindisi e Taranto, oltre quattrocento, che hanno portato a 1500, più o meno, il totale degli immigrati del centro.
Passi già collaudati quelli che li attendono: dopo la procedura di identificazione, gli operatori della Protezione Civile, lo staff socio-sanitario e il team degli avvocati del Cir provvederanno a valutare caso per caso, per stabilire chi resta e chi parte, chi è in situazione di pendenze penali e gli eventuali minori da affidare alle strutture di accoglienze sparse nel nostro territorio.
Un vero e proprio esodo di massa quello del popolo tunisino in cerca di una terra promessa da raggiungere per liberarsi da quel girone dantesco, che abbraccia due mari, due nazioni, con tutto il carico emotivo, il pericolo, ed il rischio sempre a portata di rovesciamento gommone, con lo strabordare di storie molto borderline dei disperati di Gheddafi.
Una speranza, solo una speranza chiedono e l’illusione di quel tanto di libertà, implorata alla comunità internazionale civile, che li riscatti da quella condizione di asservimento al dittatore di turno.
Mimmo Palummieri
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