lunedì 30 settembre 2024


08/07/2011 08:25:50 - Manduria - Attualità

Tre assistenti sociali nuove di zecca....

 
Tre posti tre, 179 speranze che dicono sì alla selezione, il 50% rinunciatario come da calo fisiologico, dicono gli addetti ai lavori, km e km macinati senza sapere nemmeno come e con quali mezzi, destinazione Marugj-Frank per il concorso indetto dal Comune di Manduria, alla ricerca non della Cenerentola dal numero improbabile, ma di tre nuove assistenti sociali..... da garantire alla nostra gentile utenza, passando per la mediazione dell’Ufficio Servizi Sociali.
Provenienza? Tutte le regioni d’Italia.... per far crollare il mito....." nord è meglio ".
Si ritrova alle 10 in punto, l’Italia dei senza lavoro, alla ricerca dell’unica occupazione possibile, nel cortile della scuola media, dopo una notte passata in compagnia del navigatore satellitare sotto il braccio, per scongiurare il rischio di perdere la strada prima che una str... qualsiasi rischi di fregarci il posto che non ancora abbiamo, in cerca di una terra promessa, ai tre varchi delle segreterie improvvisate e prefabbricate dei banchi taglia teenager, organizzate, come tendopoli, per il riconoscimento dei profughi italiani, dall’organizzazione di Matera, Centro servizi del dott. Nico Riviello che si è aggiudicata la gara per la gestione del pubblico concorso.
La generazione mille euro al mese, ad averceli naturalmente, tra le ripetizioni di pre e post laurea, e il call center, che diventa l’ultima e quasi obbligatoria tappa di una lunga via crucis “del quale futuro mi attende”, con la fregatura inclusa nel prezzo de: “la gavetta, quanta gavetta insieme al pane e cipolla che bisogna fà pe' campà”, ripetuto da parenti ed amici, un po' alla Verdone di Borotalco, stravolta nei lineamenti della bellezza dell’essere giovani come solo Fellini faceva, per arrivare al grido della zitella repressa e depressa dall'autoerotismo della Ferilli nazionale in Tutta la vita davanti di Virzì, prima del “beato chi se o fà er sofà”.
Nel mezzo le loro storie, quelle di tanti giovani, in fondo uguali a tanti altri, con tanti sogni racchiusi nel trolley al posto della cambiata da bed & breakfast, compatibile con la risorsa economica della paghetta di mamma e papà, qualche manualetto formato bignami da divorare all'ultimo minuto per inverdire le conoscenze ficcate a stento nel cervello nel corso di questa calda estate, un filo di trucco per rendersi presentabile, il viso crucciato da qualche sospetto del tutto è deciso che resta alla fine del lungo percorso tra concorso e concorso, l’immancabile rito wudù per accattivarsi il favore degli astri o il segno della croce per i più osservanti. E siccome, dulcis in fundo, la parte del leone la fa l'ultimo tenerissimo bacio di un papà apprensivo per le non accopiate/i, di un fidanzato precettato prima della crisi del settimo ....?, o di un marito o una moglie diventati tate per caso, in attesa dell'esito decisivo. E che dire dell'arrivo della mano nella mano che allenta la tensione, di qualche ritrovamento improvviso in stile Carrà lasciato nell’ultimo concorso e poi, l’importante è finire, prima del distacco....
Si concentra tutto lì, al primo piano della scuola media il meglio del meglio delle speranze di ciascuno, mentre l’Italia del nord si confronta con quella del sud, velocemente al suono del gong e delle operazioni preliminari, mentre i muscoli delle mani fissano nella memoria del cellulare un nome da aggiungere alla lista dei disperati, e tra le maglie del silenzio che acchiappa il tempo e lo confonde, rumoreggia più di altro, appaiono le bolle dei fumetti che svelano ciò che la bocca non dice.
Un desiderio accantonato, un bambino da mettere in cantiere, scoprendo che qualche mamma in attesa tara la distanza tra il banco ed il pancione nel banco accanto, le rate del mutuo del marito da alleggerire con un doppio stipendio, l’abito bianco, forse meno griffato di Charlene o Lady Middleton, ma altrettanto sognato, un regalo da fare ai genitori per dire grazie dei sacrifici. Due anni, un contratto a tempo determinato per rimpolpare il magro c.v, sogni di un'Italia senza lavoro e senza pensione, abituata a sentirsi ripetere che il posto fisso non esiste, nella giaculatoria della mobilità e della flessibilità, persa nei titoli di prima pagina di Tremonti che fa e rifà i conti, ecc, ecc,.ecc. Una sorpresa, in un mondo da quota rosa che avanza c'è ancora posto per la natura che sovverte le sue leggi: quote azzurre da testosterone crescono in un settore tipicamente femminile. Anche gli uomini rappresentati nel settore degli " assistenti sociali ", con basettoni al posto degli shorts o delle gonne sopra al ginocchio, muscoli da macho consumato e medesime speranze, forse legate al trilogy in mente per lei. Alla fine solo per tre l'avventura continua.
La tecnologia segna il passo dei tempi e nel giro di venti minuti un sofisticato software, fa i conti ed associa alla prova anonima di un codice a barre, le generalità dello stesso codice a barre e come per magia, ecco le tre grazie, il trio Lescano, le Charlie's Angels del sociale, appaiono. Forse non ci sarà lo scettro e la corona, ma la festa è la stessa con una standing ovation per le prime tre classificate, mentre la graduatoria calda e fumante di fotocopiatrice viene presa d'assalto alla ricerca dell’errore probabile.
Incoronazione della vincitrice per mano della direttrice dei Servizi Sociali, dott.ssa Arcardini Ermenilda, presentee, cui spetta il bacio accademico e l’ultimo commento: “Si può avere un programma celere come questo per accelerare le graduatorie del mio ufficio??”
Alle nuove tre assistenti sociali del nostro comune il più sentito benvenuto, ma agli altri il più profondo senso di solidarietà che separa questo giorno da quello del nuovo concorso. In bocca al lupo per tutti gli esclusi di una vita felice dopo che questo messaggio di tenerezza li avrà raggiunti. L'ultima immagine? Lui che cerca di consolare lei dopo la delusione: il resto è privato più pubblico che mai !!
 
Mimmo Palummieri










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