lunedì 30 settembre 2024


19/07/2011 08:50:43 - Manduria - Attualità

Manduria è il distretto sanitario col picco maggiore. Manduria è al primo posto anche per quanto riguarda il tumore dell’encefalo

 
I dati parlano chiaro e riguardano il 2006: Taranto è in testa all’incidenza di tumori nell’intera Provincia con 2802 nuovi casi, 1555 tra gli uomini e 1247 tra le donne. Per la prima volta nel capoluogo ionico è possibile conoscere i numeri dell’escalation di insorgenze e mortalità legate all’inquinamento ambientale e non solo.
L’avvio del Registro Tumori di Taranto è il frutto “di uno sforzo tecnico robusto sia per quanto riguarda la raccolta che la validazione dei dati, passaggi indispensabili per ottenere la certificazione dell’Airtum (Associazione italiana dei registri tumori)”. È quanto afferma l'Assessore Sanità della Regione Puglia, Tommaso Fiore, nella conferenza a Palazzo di città, durante la quale sono stati presentati i dati preliminari di incidenza per la Provincia di Taranto.
Il sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, parla di “giornata storica poiché, nonostante il ritardo rispetto ad altre province (solo il 35% delle quali è dotata del Registro Tumori), si è intrapresa la strada giusta”.
L’analisi dei risultati ottenuti mostra l’insorgenza a Taranto di tumori alla mammella, al colon retto, alla vescica e del mesotelioma, e indica un aumento del tumore alla tiroide. La città dei due mari è al secondo posto per l’incidenza di tumori al polmone, mentre Manduria è il distretto sanitario col picco maggiore. Sempre Manduria è al primo posto per quanto riguarda il tumore dell’encefalo, a Martina Franca l’incidenza è maggiore per il tumore alla prostata e le leucemie.
La Regione Puglia lavora alla costruzione di un Sistema Informativo Regionale per il registro Tumori che, quando completo e attivo, sarà all’avanguardia a livello nazionale.
Per il Direttore Generale ARPA Puglia, Giorgio Assennato, “a Taranto esisteva già un Registro Tumori ma non era accreditato, ora ci sono dati di qualità confrontabili che serviranno anche per analisi sub-comunali, in grado di cogliere le differenze tra i vari quartieri”.
Il Responsabile del Dipartimento di Prevenzione ASL Taranto, Miche Conversano, ha illustrato gli studi di biomonitoraggio nell’area di Taranto, finanziati dal Ministero
dell’Ambiente:
·        Biomonitoraggio degli allevatori su sangue per diossine, PCB e metalli pesanti – l’indagine stima il carico corporeo da contaminanti persistenti (diossine e metalli) assunti prevalentemente con la dieta negli allevatori delle aziende zootecniche che hanno mostrato alti livelli di contaminazioni delle matrici. Il confronto è stato effettuato rispetto ad un campione di allevatori di aziende zootecniche lontane dalle fonti di emissione dei contaminanti. Sono stati eseguiti 45 campioni tra casi (Taranto) e controlli (Castellaneta, Ginosa, Laterza);
·        Biomonitoraggio metalli pesanti nelle urine in residenti Area a rischio di Taranto – lo studio ha la finalità principale di valutare l’esposizione della popolazione generale residente a Taranto a metalli pesanti e di confrontare i livelli delle sostanze misurate nei tarantini con quelli dei campioni di popolazione residente in aree non inquinate. Sono stati eseguiti 250 campioni tra casi (Taranto) e controlli (Laterza);
·        Project LIFE08 – WOMENBIOPOP – lo studio sull’esposizione a diossine e PCB di donne in età riproduttiva;
·        Studio nazionale multicentrico – 4 aree di studio (Piemonte, Toscana, Puglia, Sicilia) su un campione di 50 soggetti. Sorveglianza epidemiologica in aree interessate da inquinamento ambientale da Arsenico.
 
L’Asl di Taranto si impegnerà nel monitoraggio dell’accumulo di inquinanti ambientali in alimenti di origine animale e nel latte materno in un’area ad elevato rischio ambientale. Ma non solo. Valuterà l’esposizione ad idrocarburi policiclici aromatici nell’Area industriale di Taranto e sorveglierà anche sull’incidenza delle malattie cronico-degenerative nella popolazione residente.
Alla conferenza di ieri erano presenti anche l'Assessore Qualità dell'ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, invitato dalle associazioni a non lasciare la Sala Specchi per un confronto, e il Responsabile U.O.S.E, dott. Sante Minerba.
 
Nicola Sammali










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