lunedì 30 settembre 2024


27/07/2011 09:07:35 - Manduria - Attualità

Nonostante il jazz sia musica d’elite, ha riscosso il successo di tantissimo pubblico

 
Sabato 23 luglio è andata in scena “La Notte Bianca” a Manduria. Questo evento, senza ombra di dubbio, è stato una vetrina non indifferente per diversi artisti e associazioni culturali che hanno preso parte alla manifestazione.
Alle 21.30, in largo Campanile si è tenuto un dibattito che ha avuto come ospite il giornalista e scrittore Marcello Veneziani: poi “Il gioco dell’oca con i monumenti manduriani” a cura dell’Archeo club; lo stand dell’associazione “Le Mura”, adibito per l’assaggio di polpette, frittelle e pettole; la band Mar y Soul; artisti di strada, giocolieri, mangiafuoco, trampolieri; la “Sagra della focaccia” organizzata dalla Pro Loco; lo stand del “Moto Club Messapico”; il Teatro delle marionette e palloncini colorati per bambini; il Dj di Radionorba.
Ma, a mio modesto parere, meritano una menzione speciale i Low Four Quartet, importante realtà jazzistica del panorama musicale tarantino. Il quartetto jazz si è esibito nella Notte Bianca di Manduria suonando alcuni dei più noti e significativi Jazz Standards, rendendo omaggio ai giganti di questo genere musicale come: John Coltrane, Herbie Hancock, Charlie Parker, Kenny Dorham, Thelonious Monk e tanti altri ancora. Il gruppo è composto da: Giuseppe Mazza (tromba), Giuseppe Chiaradia (chitarra), Antonio Cascarano (basso), Mino Inglese (batteria).
In quest’occasione ha condiviso il palco con i Low Four il sassofonista tarantino Fabrizio Galasso.
Nonostante questa band suoni un genere di musica d’èlite, come appunto il jazz, è riuscita, comunque sia, a riscuotere un eccellente successo di pubblico, molto probabilmente grazie, soprattutto, al talento dei musicisti che la compongono. Giuseppe Mazza alla tromba, dotato di un sound molto caldo, scuro, accattivante, e di un ottimo fraseggio sia rilassato che boppistico, Giuseppe Chiaradia alla chitarra, mai scontato e banale nelle sue splendide improvvisazioni, con un suono ovattato tipico della chitarra jazz, Antonio Cascarano al basso, impeccabile ritmicamente ed abilissimo nell’improvvisazione, Mino Inglese alla batteria, “storico” batterista della scena musicale tarantina, dotato di gran gusto, eleganza, raffinatezza e creatività, ed infine Fabrizio Galasso al sax, un vero e proprio mix di musicalità, lirismo e tecnica.
Pertanto, senza nulla togliere agli altri artisti che si sono esibiti nella Notte Bianca manduriana, a mio modesto avviso, i Low Four Quartet si sono ampiamente meritati la mia personalissima “medaglia d’oro”.
 
Stefano Dentice










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