lunedì 23 settembre 2024


07/08/2011 08:14:41 - Manduria - Politica

Intorno al 20 agosto in programma una manifestazione di protesta

 
In attesa della decisione del Tar Lazio sul ricorso del Comune di Avetrana sulla Valutazione di Impatto Ambientale positiva della Regione Puglia relativamente al progetto del depuratore consortile, le Amministrazioni di Manduria e della stessa Avetrana sono decise a non arrendersi nella contesa in atto. Sembra pressoché certo, quindi, che il Comune di Manduria ricorrerà ancora per cercare di ribaltare la recente sentenza, per momento sfavorevole, del Tar Puglia. Stessa scelta anche per il Comune di Avetrana, qualora il Tar Lazio dovesse accogliere le motivazioni della Regione Puglia.
Ma i centri del versante orientale della provincia (ad eccezione di Sava, che invece preme affinchè i lavori possano essere cantierizzati al più presto), intendono anche promuovere la mobilitazione delle popolazioni, che sono contrarie all’ipotesi di scarico a mare delle acque trattate dal depuratore. Avendo atteso invano la disponibilità del governatore Nichi Vendola ad incontrare la gente a San Pietro in Bevagna (avrebbe inizialmente promesso che sarebbe venuto nell’ultima parte del mese di luglio), Manduria e Avetrana, scartata (almeno per il momento) anche l’ipotesi di un Consiglio Comunale nella piazza della principale località rivierasca della città messapica, sembrerebbero orientati a promuovere una manifestazione pubblica di protesta, al fine di indurre Vendola (che per il caso della Tav della Val di Susa ha sempre affermato che non si possono imporre delle decisioni contro la volontà della popolazione interessata), ad ascoltare e a prendere in considerazione le proposte alternative elaborate.
Intanto è in atto una mobilitazione anche attraverso Facebook: è nato infatti il gruppo “No allo scarico a mare”, che conta già centinaia di adesioni e, chiaramente, diversi commenti.
«Protesta ad oltranza» è l’invito di Antonio Grande. «Difendiamo il nostro mare, difendiamo la salute dei nostri figli, difendiamo la nostra terra. Basta con il silenzio, bisogna farsi sentire».
Nella stessa pagina c’è anche un intervento dell’ex consigliere provinciale Luigi Conte.
«Come mai il Comune di Manduria non fornisce nuove indicazioni all'AQP per una diversa progettazione che preveda una diversa ubicazione e un diverso uso dei reflui depurati invece dello scarico a mare, come sostenuto nella VIA del febbraio 2011 della Regione Puglia?» è il quesito che pone Conte. «Si deve forse pensare che a parole tutti sono contrari e nei fatti, invece, c’è chi porta avanti l’idea di realizzare il progetto scempio? Giù la maschera: ognuno si assuma le proprie responsabilità. Se il Comune di Manduria è davvero contrario, lo dimostri e dia nuove indicazioni all’AQP!».










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