lunedì 30 settembre 2024


18/08/2011 08:14:29 - Manduria - Attualità

L’appello a Vendola: «Ti invitiamo alla coerenza»

 
Una lunga catena umana di un paio di chilometri, che congiungerà il tratto di spiaggia fra Specchiarica e il fiume Chidro, per ribadire la propria contrarietà al progetto che prevede lo scarico a mare del depuratore consortile che dovrebbe raccogliere i reflui di Manduria e Sava.
Dopo aver atteso invano la disponibilità del governatore Nichi Vendola a incontrare la gente nel tratto di costa interessato allo scarico a mare del depuratore (in cui si rischia il divieto di balneazione), gli ambientalisti e tutti coloro che intendono difendere una delle ultime ricchezze di questo territorio (lo splendido mare), riuniti nel comitato “No allo scarico a mare”, attuano la prima iniziativa di protesta.
Dopo aver sensibilizzato ieri mattina i bagnanti della zona, attraverso la distribuzione di volantini, stamattina sarà lanciato un altro appello al governatore Vendola (notoriamente sensibile verso il rispetto della volontà delle popolazioni: è stato più volte anche accanto alla gente della Val di Susa in lotta contro l’alta velocità), affinchè si riapra un tavolo di trattative per individuare una soluzione tecnica alternativa allo scarico a mare.
Peraltro, proprio Vendola, un paio di anni fa, ha sostenuto che l’acqua è una ricchezza e che quella trattata dagli impianti di depurazione deve poter essere impiegata per l’irrigazione.
Sinora, però, Vendola e Acquedotto Pugliese hanno ignorato le tante deliberazioni a voto unanime dei Consigli Comunali della zona.
Un ruolo importante nella sensibilizzazione della gente lo sta svolgendo anche il social network Facebook. Da diverso tempo è nato un gruppo che ha lo stesso nome del comitato: “No allo scarico a mare”.
«Mi piacerebbe se si riuscisse a realizzare una catena umana lungo tutta la costa» è l’auspicio di Pierluigi Calò nel forum. «Difendiamo il nostro territorio. Passate parola».
Tante le proposte per manifestare il dissenso.
«Una maglietta per dire SI ai depuratori, per non dimenticarci che anche Avetrana è senza, e per dire NO, senza se e senza ma, allo sversamento a mare» sostiene Rino Giangrande. «E non perchè sono scarichi delle fogne dei manduriani e savesi che vorrebbero sversare a Specchiarica, località maggiormente frequentata dagli avetranesi».
Una ragione convincente per partecipare alla manifestazione è lanciata da Rosaria Calcagni.
«E’ un nostro dovere partecipare alla manifestazione odierna» sostiene. «Il nostro mare è meraviglioso, offre un’acqua cristallina, tramonti rossi e nuotate indimenticabili! E’ un diritto per le future generazioni. Altrimenti cosa lasciamo ai nostri figli?».










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