lunedì 30 settembre 2024
Domenica prossima, 28 agosto, coinvolti anche i Comuni di Maruggio, Torricella ed Erchie
Il Comitato spontaneo non si ferma qui.
“Incassato” il sostegno della gente (anche tantissimi
turisti, che hanno stigmatizzato il progetto che rischia di mettere a repentaglio la cristallinità delle acque e che, comunque, comporterà un divieto di balneazione per alcune centinaia di metri nella zona dello scarico), si guarda già al futuro.
turisti, che hanno stigmatizzato il progetto che rischia di mettere a repentaglio la cristallinità delle acque e che, comunque, comporterà un divieto di balneazione per alcune centinaia di metri nella zona dello scarico), si guarda già al futuro.«Il Comitato spontaneo adotterà ogni iniziativa per informare e manifestare circa le azioni di protesta che verranno attuate nel rispetto delle regole democratiche, in forma pacifica e non violenta» chiariscono gli ambientalisti.
E’ probabile che possa essere lanciata una petizione, con la raccolta di firme che si terrebbe nei giorni dei festeggiamenti del Santo Patrono (3 e 4 settembre).
Ma anche l’Amministrazione, dopo la sentenza sfavorevole del Tar, intende muoversi politicamente. L’altro ieri mattina, su iniziativa del presidente del Consiglio Comunale Leo Girardi, a Palazzo di Città vi è stato un incontro fra sindaci e amministratori di Manduria, Avetrana, Maruggio, Torricella ed Erchie per approntare un’altra manifestazione di protesta. Si terrà domenica 28 agosto.
In quella giornata, forse l’ultima di pienone lungo le coste di Manduria, gli amministratori dei comuni interessati si ritroveranno, nel tardo pomeriggio, nella zona della spiaggia denominata Quota 13, dove dovrebbe aver luogo, seppur attraverso una condotta sottomarina, lo scarico a mare. Amministratori che poi si sposterebbero nel centro di San Pietro in Bevagna, per una serie di interventi pubblici, utili a ribadire la ferma decisione di opporsi, in tutti i modi, all’attuazione del progetto.
Senza dimenticare che questi comuni si sono già espressi ufficialmente, all’unanimità, con delibere dei rispetti Consigli Comunali. Ma, evidentemente, neppure questi atti sono sufficiente a convincere Regione e Acquedotto Pugliese a ricredersi sulla soluzione progettuale scelta…
Lunedì altro incontro per definire i dettagli.
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