lunedì 30 settembre 2024


22/08/2011 19:05:00 - Manduria - Attualità

Baldari. «E’ sbagliato non interloquire con la popolazione»

 
«E’ sbagliato non interloquire con le popolazioni interessate da progetti e opere destinate a stravolgere una parte della misera economia locale, preferendo invece confrontarsi con inutili e dispendiosi ricorsi al Tar».
Dopo diversi giorni di silenzio, il Sel di Manduria prende posizione sulla disputa relativa al depuratore. Ad intervenire, con una saggia e pacata lettera aperta a Vendola, è l’ex segretario cittadino, nonche attuale componente dell’assemblea provinciale, Andrea Baldari.
«Non si può mai ritenere sufficiente la sola procedura tecnico-amministrativa-legale» è la convinzione di Baldari. «La volontà del territorio è un fattore indispensabile: questo vale sempre sia per la valle di Susa che per il nostro mare, il quale sarebbe destinato a ricevere le acque del maxi depuratore consortile (Manduria, Sava e fascia costiera).
Per anni mi sono battuto affinchè il progetto venisse illustrato ai cittadini interessati. Ciò anche per smascherare anche i tanti pseudo ambientalisti locali, che per decenni hanno favorito lo sviluppo selvaggio del territorio, traendone enormi vantaggi, professionali, economici e politici».
Poi una serie di altre critiche indirizzate ad alcuni progettisti dell’opera e all’Amministrazione di Manduria.
«Bene avrebbe fatto la Regione Puglia ad avviare un confronto con le città interessate. Altrettanto bene farebbe se non riconoscesse neanche un euro ai progettisti (o pseudo tali), che da decenni gironzolano con progetti datati ed elaborati col ciclostile. Mi permetto di ricordare che di questo depuratore si parla da decenni e i tecnici incaricati dall’Acquedotto Pugliese a progettare l’opera avevano localizzato il sito a ridosso di Manduria, in una località già edificata con regolare concessione edilizia. Questo dimostra come si realizzano i progetti a centinaia di chilometri. Progetti che la comunità regolarmente paga.
Chiarezza si pretende dall’attuale sindaco di Manduria, Paolo Tommasino, il quale prima esprime assenso al progetto, per poi immediatamente fare marcia indietro e proporre inutili e dispendiosi ricorsi al T.A.R.».
Quindi l’invito finale.
«In considerazione di tutto questo e considerato il perdurare di azioni tese a imporre scelte non condivise dal territorio, nonché visto il sempre più crescente dissenso genuino da parte della gente, invito il governatore Vendola a recedere da tale volontà, dimostrando ancora una volta la sua coerenza».










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