lunedì 23 settembre 2024


23/08/2011 10:13:12 - Maruggio - Attualità

Carrieri: «Quello di Campomarino è un porto turistico che allontana i turisti…»

 
«Quello di Campomarino è un porto turistico che allontana i turisti…».
E’ la considerazione dell’ambientalista savese Mimmo Carrieri, il quale, in un esposto indirizzato a diversi enti, rimarca il “degrado sanitario e ambientale” che si registra all’interno del porto.
«Ciò che in particolar modo colpisce sono le esalazioni maleodoranti che, dall’insenatura del porto, si propagano sino al centro della zona balneare e che rendono l’aria quasi irrespirabile, in particolar modo a coloro che sono affetti da patologie polmonari» sostiene Carrieri, allegando all’esposto anche delle eloquenti fotografie. «Lungo un consistente tratto perimetrale, interno al porto, vi sono evidenti cumuli di immondizie “bagnate dal mare”.
Al centro dell’insenatura, in mare, a mò di “cornice paesaggistica” fanno bella mostra un consistente cumulo di alghe limacciose, pneumatici e ampie chiazze di olio. La muraglia in cemento che cinge il porto ha imprigionato le correnti marine e modificato enormemente i fondali e gli ambienti originari del mare. La sabbia, un tempo punto di partenza per una nutrita popolazione marina, ora é stata sostituita dalle alghe limacciose che non offrono interstizi, e l’acqua e l’ossigeno, in asse disciolti, non riescono a penetrare in profondità. Anzi, si bloccano nei primissimi centimetri del fondo, frenando di fatto lo sviluppo della fauna interstiziale e quindi di tutta la catena ecologica.
L’acqua intorbidita, riducendo la penetrazione della luce in profondità, ostacola lo svolgimento della fotosintesi clorofilliana, rendendo in tal modo precaria la vita delle piante come la Posidonia.
Il porto, la cui insenatura sembra non sia stata mai bonificata, ha causato un impatto negativo sulla vegetazione betonica, tanto da aver alterato nel suo interno e all’esterno le correnti marine e accelerato i processi di sedimentazione delle particelle sospese in acqua. Ciò ha innescato fenomeni di “putrefazione” (vedasi alghe), che formano delle bolle dalle quali si sprigionano i gas che rendono l’aria maleodorante».
Quindi l’invito ad intervenire rivolto alle autorità.
«La tutela della salute pubblica, come quella del mare, va perseguita nel contesto più generale della tutela dell’ambiente, che va preservata con interventi lungimiranti da parte delle istituzioni preposte. Ed é perciò che mi rivolgo in prima persona al sindaco del Comune di Maruggio, in quanto anche autorità sanitaria, affinché disponga una verifica dello stato dei luoghi al fine di adottare i provvedimenti consequenziali per la rimozione delle cause che possono incidere sotto il profilo igienico sanitario alla salute dei residenti e dei villeggianti di Campomarino.
Alle autorità pubbliche e marittime, agli organi di polizia e agli organi tecnici (Asl ed Arpa) invio l’esposto per gli adempimenti di competenza».










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