lunedì 30 settembre 2024


27/08/2011 10:14:55 - Manduria - Attualità

Il deputato: «E’ un grave atto verso un simbolo della democrazia e della tutela dei lavoratori»

 
«In un periodo molto delicato, qual è quello che stiamo vivendo, i cinque colpi di pistola esplosi contro la sede della Camera del Lavoro della Cgil di Manduria vanno interpretati come una intollerabile intimidazione verso una importante organizzazione democratica, che tutela i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici».
Ludovico Vico, parlamentare jonico di origine manduriana, per anni in prima fila nelle battaglie sindacali prima di abbracciare l’attività politica, non ha esitato a scendere direttamente in campo per esprimere solidarietà e sostegno a quanti, a Manduria come nel resto del Paese, operano per difendere i diritti dei lavoratori.
«E’ un atto gravissimo e intollerabile, perché prende di mira una istituzione da sempre impegnata nella difesa dei principi della democrazia» ha affermato l’on. Vico ieri sera, dopo aver espresso direttamente la solidarietà a tutti gli operatori sindacali della Cgil manduriana. «Un atto grave e preoccupante anche perché originale: mai, negli ultimi 20-25 anni, qualcuno ha vigliaccamente sparato dei colpi di pistola all’indirizzo della sede di un sindacato. C’è stata, in passato, qualche intrusione o qualche devastazione di sedi di sindacato. Ma mai colpi di pistola, un atto intimidatorio, ovvero, di una gravità assoluta. Ecco perché auspico che le forze di polizia possano riuscire, in breve tempo, a risalire agli autori di questo gesto».
Non essendoci state minacce preventive, non sarà indubbiamente facile per gli inquirenti risalire ai responsabili di questo atto così odioso. Anche perché negli ultimi tempi non ci sono state delle vertenze particolari a difesa della categoria dei lavoratori attivate dai sindacati in questa zona della provincia.
«Ci sono state, però, tante vertenze individuali a tutela dei diritti dei lavoratori» aggiunge l’on. Vico. «Le mie ipotesi? Sono tante e sono varie. Non dimentico, ad esempio, il caporalato che esiste nelle campagne e anche quello che esiste nel settore dell’edilizia. Aggiungo anche il lavoro nero che esiste nel settore dei servizi. Le piste, quindi, sono tante. Ma spero che, ugualmente, le forze dell’ordine riescano a risalire ai responsabili, assicurandoli alla giustizia».
Intimidendo il sindacato, quindi, qualcuno probabilmente intende “ammorbidire” anche le rivendicazioni dei lavoratori, spesso costretti ad accettare condizioni umilianti (sia nel salario, che nel tipo di impiego), pur di garantire alla propria famiglia una entrata, in un periodo di grave crisi economica.

«Hanno voluto colpire un simbolo della democrazia e della difesa dei diritti dei lavoratori» è l’ultima considerazione dell’on. Ludovico Vico. «La cosa peggiore che si possa fare è quella di far passare in silenzio un gesto così grave. Occorre reagire, fornendo la massima solidarietà a chi è in prima fila, a difesa della classe operaia».











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