lunedì 30 settembre 2024


29/08/2011 13:09:50 - Manduria - Attualità

Presenti anche cinque sindaci

 
Cittadini e rappresentanti delle istituzioni, insieme, per un nuovo secco e deciso no allo scarico a mare delle acque del depuratore consortile. I sindaci di Manduria, Avetrana, Torricella ed Erchie, l’assessore Longo in rappresentanza di Maruggio, il deputato Franzoso, il consigliere regionale Sala, i consiglieri provinciali Punzi e Lariccia, numerosi assessori e consiglieri dei comuni interessanti, nonché tanta gente semplice (per un totale stimato di circa duemila manifestanti), hanno dato vita, ieri sera, ad un corteo di protesta che, partito dalla località Specchiarica, ha raggiunto la piazza centrale di San Pietro in Bevagna.
Qui è stato dato il via agli interventi di politici e associazioni, seguendo una scaletta prestabilita.
«Vogliamo il depuratore, ma non lo scarico in mare dei reflui» è stato il refrain dei vari interventi.
Più volte sono partiti inviti indirizzati al governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola affinchè non mortifichi le aspettative dei cittadini, che intendono preservare questo tratto di mare, fra i meno contaminati a livello urbanistico dall’uomo.
«La gente deve poter avere voce in capitolo nelle determinazioni relative allo sviluppo del proprio territorio» è stato ribadito nei vari interventi. «Non si può imporre una decisione contro la volontà di tutta la popolazione interessata. Cerchiamo soluzioni alternative allo scarico a mare, come, ad esempio, quella di riutilizzare a fini irrigui le acque trattate con depuratori dotati delle tecnologie di affinamento previste in Tabella 4».
Un dei temi più trattati negli interventi di questa manifestazione (voluta e organizzata dal presidente del Consiglio Comunale di Manduria, Leo Girardi) è stato quello del concreto rischio di inquinamento del tratto di costa e dei riflessi che vi sarebbero per tutto l’ecosistema.
«I depuratori delle acque reflue presentano, come dimostrano le denunce quasi quotidiane, seri problemi di gestione» si legge in un documento approntato da Leo Girardi e condiviso dai partecipanti alla manifestazione. «Un grosso problema è costituito dagli scarichi industriali non autorizzati e dal semplice afflusso di una certa quantità di acque meteoriche. Non è raro il caso in cui basta il siero di un caseificio per mandare in tilt il processo di depurazione. Rappresentano già da soli un effettivo problema le sostanze e i composti chimici di origine sintetica che finiscono nelle tubature delle massaie e che mandano in tilt il sistema e che finendo in mare vedrebbero compromessa la qualità delle acque con conseguente pericolo degli equilibri dell’ecosistema. Costituiscono un problema sia l’imperfetto o cattivo funzionamento dovuti a cause come la semplice interruzione di energia elettrica o un semplice guasto meccanico per effetto dei quali potrebbero avvenire scarichi di acque che superano i limiti tabellari, con conseguenza di moria della fauna ittica e altre conseguenze a catena sull’ecosistema».
Poi, mentre nel cielo volavano due ultraleggeri con stampato, sulle ali, lo slogan “No allo scarico a mare, si al depuratore”, è seguita l’esibizione di alcuni gruppi musicali del posto.

Le altre foto sono nella galleria fotografica











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