lunedě 23 settembre 2024


04/09/2011 08:45:58 - Provincia di Taranto - Politica

Il comunicato di Capriulo: «La revoca è un atto politico»

«Così come preannunciato, dopo aver atteso con rispetto che si esprimesse il gruppo ed il partito di cui faccio parte, sento la necessità di potermi rivolgere alla città per raccontare innanzitutto il lavoro svolto in questi 2 anni di incarichi esecutivi nella Giunta della mia città. Anche per rispetto ai 700 elettori che mi hanno votato alle ultime elezioni comunali.
Due anni intensi, in cui ho speso spirito di servizio ed amore appassionato per Taranto e per il suo progresso, per il   cambiamento e miglioramento amministrativo. Fondati sul massimo della legalità, in totale discontinuità con il passato, in particolare per immettere trasparenza, partecipazione, bandi pubblici, blocco di proroghe ed affidamenti diretti nella vita dell'amministrazione comunale, contrasto ai rapporti incestuosi con le ditte appaltatrici.
Ovviamente coglierò l'occasione per poter dire la mia anche su alcuni altri aspetti che riguardano l'amministrazione e la politica.
Innanzitutto il lavoro svolto da Assessore: per 1 anno e 3 mesi al Bilancio e Tributi e per 8 mesi al Patrimonio ed alle Politiche del lavoro.
Su questo ho preparato delle specifiche e dettagliate relazioni di merito che allego alla presente (anche in formato elettronico) per lasciare traccia del lavoro svolto e testimoniare alla città l'impegno profuso ed i risultati conseguiti.
Nel rileggerlo mi sono anche io meravigliato della mole di lavoro prodotto: pur nella brevità del tempo a disposizione, nel clima non ottimale di lavoro e per le straordinarie difficoltà incontrate.
Mi corre l'obbligo ringraziare le tante persone che hanno con me collaborato: in particolare i tanti bravi funzionari comunali sia della Direzione Bilancio che di quella Patrimonio. Affermo un principio in cui credo che un uomo da solo non può nulla!.
Vi rimando per il dettaglio alle apposite relazioni, ma voglio sottolineare alcuni dei principali risultati di merito, che passeranno alla storia amministrativa della città, di cui vado particolarmente fiero.
 
SULL'ASSESSORATO AL BILANCIO E TRIBUTI.
1.       L’aver tenuto la barra nella giusta direzione per la chiusura del dissesto, nonostante gli strattoni che venivano da più parti;
2.       l'aver riportato tutte le scadenze di bilancio nel rispetto della legge;
3.       l'aver ridotto sensibilmente l'indebitamento;
4.       tagliato le spese inutili e quelle superflue;
5.       la riforma del sistema delle Entrate, riportando “il portafoglio dell'ente” nel pieno controllo comunale rispetto al passato (di fatto gestito da terzi):
6.       lo stop alle proroghe e la nuova gara delle entrate con norme favorevoli all'amministrazione (purtroppo ancora non conclusa!);
7.        la lotta all'evasione tributaria che ha portato le entrate ICI ad aumentare di 4 milioni annui ed a continuare gli accertamenti alla evasione ed elusione della grande industria;
8.       l'avvio e la conclusione della storica approvazione della delibera sull'ICI delle aree edificabili, mancante a Taranto dal 1993;
9.       la internalizzazione di numerosi servizi, tra cui la riscossione TARSU;
10.    la iscrizione di 5000 nuove o diverse posizioni TARSU con aumento del gettito;
11.    l'eliminazione del balzello della notifica TARSU di 5,88 €uro a famiglia più l'aumento della soglia di esenzione;
12.    il comune si è caratterizzato come ottimo pagatore nei termini di 60 gg. max;
13.    instaurati corretti e proficui rapporti con la OSL e con l'Organo di Revisione nell'interesse della città;
 
SULL'ASSESSORATO AL PATRIMONIO
1) l'aver costruito letteralmente una Direzione che di fatto non esisteva;
2) l'avergli dato una strategia ed una programmazione;
3)       la pratica partecipativa e concertativa con la rappresentanza degli inquilini sulle case comunali;
4)       le regole trasparenti, oggettive ed efficaci sulla gestione del patrimonio approvate dalla Giunta e dal Consiglio comunale;
5)       il nuovo bando per l’assegnazione (trasparente e giusta) delle case pubbliche;
6)       l'avvio di tutte le procedure per il censimento del Patrimonio e delle occupazioni delle case comunali;
7)       il controllo delle spese di utenze, canoni di locazione, oneri condominiali, etc.
8)       la massima tutela dell'amministrazione nella gestione dei contratti di servizio;
9)       la regolarizzazione della gestione del demanio comunale e l'avvio delle procedure sul federalismo demaniale;
10)   l'utilizzo corretto dei beni sottratti alla mafia;
11)   la valorizzazione degli spazi pubblici (es. bando per la collaborazione delle piazze cittadine);
12)   i piani per la valorizzazione e la vendita del patrimonio comunale, regolarmente approvati dal Consiglio Comunale;
13)   l'approvazione delle regole sull'inventario comunale e l'avvio delle procedure mancanti da sempre al comune di Taranto.
 
COME DETTO IL RESTO ED I DETTAGLI POTETE TROVARLI NELLE RELAZIONI ALLEGATE. 
Quindi il merito dell'attività amministrativa svolta credo sia inattaccabile e mi piacerebbe potermi confrontare con il Sindaco; cosa che mi è stata impedita, perchè lui si è sottratto. 
Quindi la scelta del sindaco è TUTTA POLITICA.
Nasce dal fatto che il sottoscritto ha manifestato liberamente e democraticamente la propria opinione sulla complessiva attività amministrativa e sulle scelte politiche future, tra cui:
-      sullo scarso confronto con il Consiglio Comunale e con la maggioranza consiliare, rispetto alla necessità di aprirsi invece al confronto ampio;
-      sulla insufficiente collegialità del lavoro in Giunta con molti colleghi assessori con scarso spirito critico;
-      sulla necessità di ricostruire la coalizione di centro sinistra ritenendo l'esperienza del civismo insufficiente alle sfide che attendono la città;
-      non escludendo come sistema di confronto, partecipazione democratica e di unione dello schieramento largo del centro-sinistra, lo svolgimento delle primarie su basi programmatiche e alleanze sostanzialmente condivise.
 
E' QUESTO IL MOTIVO PER CUI IL SINDACO MI HA REVOCATO LA DELEGA. I FATTI DI MERITO NON C'ENTRANO NULLA. ANZI. LA QUESTIONE E' POLITICA.
Colgo l'occasione per puntualizzare alcune cose:
1)       rispetto la posizione politica di mediazione assunta dall'attuale gruppo del PD, partito a cui aderisco e di cui ero capogruppo consiliare prima di entrare in Giunta; LORO SEGUONO LA RAGIONE DELLA POLITICA  MENTRE IO E TANTI ALTRI VOGLIAMO SEGUIRE IL CUORE E LA PASSIONE.
Rispetto al documento inviato dal PD al Sindaco: ringrazio tutti per la solidarietà e per l'attestazione di stima nei miei confronti dimostrata; spero che la scelta politica di parlare a tutti coloro che si riconoscono nel centro-sinistra tarantino sia rapidamente guidata dal fondamentale e principale partito della coalizione, senza tentennamenti o tatticismi; che il PD si faccia interprete dell'orgoglio di appartenenza e di militante passione che viene in maniera forte da tanti iscritti e simpatizzanti; che eserciti il ruolo di leader della coalizione; che lo strumento di scelta del candidato sindaco non sia una decisone di pochi - chiusi magari in una stanza fumosa -ma sia un elemento di partecipazione democratica e di confronto, avendo a disposizione uno strumento straordinario come quello delle primarie tra tutti quelli che si riconoscono nel centro-sinistra largo e che vogliono un futuro migliore e di cambiamento per Taranto;
 
2)       il Sindaco allude genericamente a questioni di legalità e si riferisce al PD ed al centro-sinistra; non chiarendo fatti e circostanze;
Volendo difendere innanzitutto la dignità di centinaia di militanti di base del mio partito, che fanno la politica per passione e rimettendoci. Tenendoci moltissimo e forse più di lui sulla moralità della politica e sulla legalità dell’azione amministrativa lo invito ad un dibattito ed un confronto pubblico sul tema, su stampa o in TV: scelga lui gli argomenti ed il luogo ed a me consenta di discutere con lui di una decina di questioni amministrative comunali su cui servono, a mio avviso, chiarimenti in nome della massima trasparenza, legalità ed opportunità nell’interesse comune.
Concludo dicendo che dal punto di vista umano sono deluso dal comportamento del Sindaco, che più volte con me non si è comportato in maniera corretta: con l'ultimo atto di farmi notificare la revoca da un vigile urbano, in una calda mattina d'agosto mentre il sottoscritto era impegnato ad affrontare problemi della città. Senza avere il coraggio di guardarmi negli occhi, spiegarmi le sue motivazioni e soprattutto darmi la possibilità di replicare.
Una amarezza ed una delusione umana: rispetto ad una persona che avevo considerato in passato molto diverso da quello che si è rivelata».
                                                                                              Dante Capriulo










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