lunedì 30 settembre 2024


28/09/2011 13:31:17 - Manduria - Attualità

La simbologia dell’albero di mandorlo

 
Per un’intera estate le famiglie dei quartieri della periferia a nord-est dell’abitato sono stati costretti a convivere, ogni sera, con un cattivo odore di sconosciuta provenienza. Un tanfo, che poi si espandeva sino al centro della città, che ha indotto le famiglie a vivere ermeticamente chiuse (nonostante il caldo…) all’interno della propria abitazione.
Una situazione insostenibile per molti, che si sono poi ritrovati a protestare inizialmente attraverso un apposito profilo creato su Facebook: “Odori sgradevoli a Manduria”. Ogni giorno una sorta di bollettino dei cattivi odori e, poi, un ventaglio di ipotesi sulle cause: aziende (discariche comprese) che inquinano, scarichi abusivi di scarti inquinanti industriali e così via…
Proteste che, infine, sono sfociate, nei giorni scorsi, in una manifestazione, simpaticamente denominata “No puzza day”, che si è svolta nella piazzetta antistante il Fonte Pliniano. Qui, proprio nei pressi del simbolo della città, i manifestanti hanno lasciato un cartellone (nel quale si riepilogano i motivi della protesta) e un albero di mandorlo.
“Il mandorlo è il simbolo della nascita e della resurrezione. È il primo albero a sbocciare in primavera e perciò simboleggia il rinnovarsi della natura, dopo la sua morte invernale” si legge nel cartellone. “La presenza qui del mandorlo simboleggerà la nostra indignazione per essere tenuti in ostaggio dal risultato di quello che è per noi un disastro ambientale colposo. La sua presenza la consideriamo temporanea in questo luogo dove le pietre senza età ci sussurrano che eravamo un popolo fiero. Non siamo disposti ad attendere ancora per molto la “primavera” . Auspichiamo che venga trovato nel minor tempo possibile dalle istituzioni preposte l’origine dei veleni sprigionati nell’aria, in modo da trapiantarlo in prossimità dell’origine della causa della “puzza”, come testimonianza che la città non ha tollerato, e non tollererà ancora per molto l’assenza dei dovuti controlli per tutelare il diritto alla salute”.
Alla gente dei quartieri del nord-est di Manduria ha offerto la consulenza legale gratuita l’associazione “Manduria Migliore”.
«Possiamo valutare le diverse strategie da adottare per raggiungere questo comune obiettivo» è l’impegno assunto da questa associazione.
In attesa di risalire alle cause dei cattivi odori, c’è chi rievoca la serenità e la salubrità dell’ambiente di un tempo.
«Rivoglio gli odori di un tempo» ha scritto Katja, la fondatrice del profilo di Facebook “Odori sgradevoli a Manduria”. «Sedici anni fa, quando ho comprato casa nel quartiere S. Gemma, al mattino mi svegliavo con il soave profumo del pane appena sfornato di un panificio della zona e a ricordarmi che era venerdì c’era sempre quel buon profumo delle nocciole e delle mandorle che un rivenditore tostava nel suo laboratorio. E la domenica? Già alle 8 del mattino si sentiva quel profumo delle polpette fritte e del ragù che le bigotte si affrettavano a cucinare per poter andare in tempo alla Messa... E ora? Apro la finestra e giù un’imprecazione: “Anche oggi è tramontana!”».










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