lunedì 30 settembre 2024
Con “Bibljorete” si intende realizzare un sistema bibliotecario integrato, che favorisca il coordinamento e la qualificazione del patrimonio librario jonico
Anche la “Marco Gatti” di Manduria fra le quattordici
biblioteche della provincia di Taranto coinvolte nel progetto “Bibljorete”, una rete culturale che rende possibile l’accesso a tutti i cittadini al mondo dell’informazione e della conoscenza.
biblioteche della provincia di Taranto coinvolte nel progetto “Bibljorete”, una rete culturale che rende possibile l’accesso a tutti i cittadini al mondo dell’informazione e della conoscenza.Con “Bibljorete” si intende realizzare un sistema bibliotecario integrato, che favorisca il coordinamento e la qualificazione del patrimonio librario jonico, e promuova iniziative per la diffusione della cultura, con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e associazioni culturali del territorio.
Queste biblioteche, alcune da diversi anni altre da qualche mese, stanno percorrendo un cammino comune che, grazie anche al decisivo sostegno della Regione Puglia, ha permesso loro di raggiungere oggi un importante traguardo: quello di realizzare nel nostro territorio un polo del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN).
Ciò significa che le biblioteche (alcune antiche e prestigiose, altre giovani e dinamiche), entrano a pieno titolo nella grande comunità delle biblioteche italiane, con tutto il valore dei loro autorevoli patrimoni che, in questo modo, divengono conoscibili e accessibili dal grande pubblico nazionale e internazionale.
A darne la notizia sono state, nei giorni scorsi, l’assessore alla Cultura, Lucia Stefanì, e la dirigente del Settore Cultura, Carmelina Greco.
«La Regione Puglia ha finanziato il progetto, per il quale si sta lavorando da alcuni anni» ha spiegato l’assessore Stefanì. «Si sta infatti procedendo alla catalogazione digitale di tutti i volumi presenti nelle 14 biblioteche. Una buona parte della catalogazione degli oltre 40.000 volumi della “Marco Gatti” (che sta avvenendo attraverso il programma “Sebina”) è stata già effettuata. Intendiamo anche digitalizzare i documenti più importanti della nostra biblioteca. Grazie a questo progetto, infine, abbiamo ricevuto i fondi per acquistare altri libri e altri computer».
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