lunedì 23 settembre 2024


04/10/2011 09:44:56 - Manduria - Politica

Arcangelo Durante propone una manifestazione a Bari

 
«Il Consiglio intercomunale sul depuratore, che ha registrato la presenza anche dell’assessore regionale Fabiano Amati, non ha prodotto il risultato sperato: l’impegno a evitare lo scarico a mare delle acque depurate».
Il coordinatore cittadino dell’Italia dei Valori, Arcangelo Durante, lancia un “s.o.s.”. Ha infatti il timore che le forze politiche e le associazioni ambientaliste possano ora abbassare la guardia.
«L’obiettivo principale perseguito dalla prima fase della protesta rappresentava un comune denominatore per tutti» afferma Durante. «Era e rimane il no allo scarico a mare delle acque depurate con la tecnologia di qualsiasi tabella. L’Italia dei Valori di Manduria, pur apprezzando la proposta dell’assessore Amati, ne prende le distanze a causa della presenza di una sola ma sostanziale differenza. La nostra proposta prevede, infatti, un impianto di depurazione con le tecnologie della Tabella 4, che rende i liquami e le acque reflue depurate in maniera tale da poter essere idonee all’utilizzo in agricoltura. In caso di eccedenza, poi, le acque dovrebbero essere smaltite con le trincee drenanti. La proposta dell’assessore Amati, invece, si discosta in quest’ultima fase. Egli sostiene che per far fronte al “troppo pieno” nei periodi di pioggia sia realizzata comunque una condotta per lo scarico in mare delle acque super filtrate».
Durante si sofferma sulle motivazioni del rifiuto della condotta sottomarina.
«Ormai i cittadini non si fidano più di nessuno. Se a volte non si riesce a far funzionare regolarmente un semplice depuratore sul suolo terrestre, come pensare di riuscire a controllare una condotta che prevede lo scarico in mare delle acque reflue? L’esempio della sfiducia della gente viene anche dalla discarica “La Chianca”, tecnologicamente avanzata, che dal primo momento non è riuscita a rispettare le procedure previste per la chiusura del ciclo di produzione. Infatti, la parte secca dei rifiuti (le famose ecoballe), che doveva essere trasportata al termovalorizzatore di Massafra (al fine di ricavare il CDR, il combustibile da rifiuti), è stata sotterrata all’interno della stessa discarica.
L’Italia dei Valori di Manduria, dopo aver già rappresentato ai propri esponenti regionali la problematica, riconfermando la propria contrarietà allo scarico a mare, invita ora l’Amministrazione Comunale, quelle dei paesi limitrofi e soprattutto il comitato spontaneo “No scarico a mare” di non abbassare la guardia, organizzando, da subito, altre iniziative e forme di proteste. Una potrebbe essere quella di recarsi con i pullman a Bari per manifestare il dissenso sotto la sede regionale».
 










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