venerdì 27 settembre 2024


10/10/2011 10:36:30 - Manduria - Calcio

Tanta pressione, ma scarsa concretezza

 
San Cesario: Rizzo, Carati, De Pandis, Caputo, Durante, Luperto (69' Ciccarese), Prinari, Pizzileo (46' Carriero), Montinaro (82' Zilli), Raganato, Rollo. A disposizione: Di Giacomo, Chironi, Dazzi, Notaro. Allenatore: Greco
Manduria: Negro, Ancora (70' Scala), Blé (46' Mele), Marchi, Serìo, De Florio, Nicolì, Cocciolo, Peluso, Malagnino, Coccioli. A disposizione: Fiorentino, Ferrara, Calò, Lanzo, Paticchio. Allenatore: De Pasquale
Arbitro: Masciale di Molfetta
Ammoniti: Raganato (SC); Ancora e Serìo (MAN)
Espulsi: Prinari (SC) al 56' con rosso diretto per fallo intenzionale
Angoli: 4 – 2 per il Manduria
Spettatori: 200 con rappresentanza ospite
Recupero: pt 1’ ; st 5’
 
In una giornata dal sapore tipicamente autunnale, con un vento freddo e su un campo in terra battuta, il Manduria non riesce ad imporsi su un San Cesario che, anche in inferiorità numerica, è riuscito nell'impresa di bloccare la squadra di De Pasquale, più forte sul piano tecnico, ma poco convinta al momento di finalizzare.
Il tecnico biancoverde, fino a poco prima del fischio d’inizio, ha il dubbio di Marchi e De Florio, non al meglio; sta di fatto che entrambi vengono mandati in campo e la loro prova, alla fine, sarà, come sempre, ben oltre la sufficienza.
Il 4-4-2 dei padroni di casa, fin dai primi minuti, si rivelerà oltremodo prudente, al punto che, per buona parte del primo e per la quasi totalità del secondo tempo, il gioco stazionerà nella metà campo dei locali.
Parte bene il Manduria che al 9' propone un cross insidioso di Malagnino per la testa di Serìo, la cui deviazione sul secondo palo finisce di un soffio fuori.
Ci prova pure Ancora, due minuti dopo, con un tiro dal limite che chiama Rizzo alla parata centrale.
Al 18' sugli scudi ci va Malagnino che devia alto un cross dalla sinistra di Peluso.
Come spesso già è capitato nelle prime gare, il Manduria lascia spazio agli avversari poco prima della mezzora. Ed allora ci vuole un super Massimo Negro per salvare la porta dalla capitolazione al 22', che respinge in tuffo un tiro dal limite di Rollo, deviando la palla in angolo.
Un minuto dopo, è l'onnipresente De Pandis, il migliore tra i suoi, a provare la deviazione dalla distanza, il cui tiro sfiora il palo alla sinistra di Negro.
Se il San Cesario è tutto qui, il Manduria, dal canto suo, fatica a trovare i varchi giusti, anche per la buona difesa messa in pratica dai padroni di casa.
De Pasquale, ad inizio di ripresa, arretra Coccioli e inserisce al posto di Blé l’under Mele, ben disimpegnatosi nella gara di giovedì di Coppa Puglia.
La possibile svolta sembra concretizzarsi al 56', allorquando Prinari, per altro sotto la lente di ingrandimento di qualche osservatore di categoria superiore presente in tribuna, si fa cogliere in fallo intenzionale su un avversario e guadagna il cartellino rosso diretto, esibito dall'inflessibile Masciale di Molfetta.
Tuttavia, la superiorità numerica del Manduria si trova a dover fare i conti con l’inevitabile arretramento sulla difensiva del San Cesario che comincia a stringere le maglie anche con le punte le quali, chiaramente, scompaiono dal tabellino in termini di azioni offensive.
De Pasquale prova anche ad inserire Scala per dare maggiore spinta offensiva ma l’unico vero pericolo che il Manduria crea è al 72' con un pericoloso inserimento in area dalla sinistra di Peluso che chiama Rizzo alla respinta, sulla quale Malagnino non riesce ad inquadrare la porta, ormai sguarnita.
Nemmeno i cinque minuti di recupero servono a trovare il vantaggio ma alla fine gli indomabili tifosi biancoverdi applaudono ugualmente i propri beniamini.
Nella giornata in cui il Gallipoli perde malamente a Fragagnano, cominciano a pesare i punti non guadagnati nelle ultime gare ed il modo in cui lo sono stati.
Forse, con un pizzico di determinazione in più e con un piglio sicuramente più arcigno e meno lezioso, questa squadra ha già dato dimostrazione che può dare molto di più.
Di sicuro, la stagione è ancora lunga e la classifica è ancora abbastanza corta, per cui c'è tempo per rifarsi, magari a cominciare anche da domenica prossima, nel derby casalingo col Maruggio, di recente dal Manduria eliminato ai rigori in Coppa.
 
GIOVANNI GULLI
Addetto stampa U.G. MANDURIA SPORT










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