lunedì 30 settembre 2024


11/10/2011 16:14:41 - Manduria - Attualità

Si elegge il nuovo presidente, ma c’è una grana: i 18 operai del progetto Sirio rischiano di essere licenziati il 25 ottobre

 
L’assemblea del consorzio Ato Rifiuti Ta 3 si riunirà oggi pomeriggio per eleggere il nuovo esecutivo e il nuovo presidente dell’organismo. Anche se continuano a giungere sempre più frequenti proposte di abolire questi enti (secondo alcuni inutili), a Manduria, dopo il rinnovo dei Consigli Comunali nelle elezioni primaverili, si procederà all’insediamento dei nuovi rappresentanti dell’assemblea e, quindi, anche all’elezione del nuovo presidente: quello precedente, l’attuale sindaco di Grottaglie Alabrese, è infatti decaduto proprio perché nel proprio comune si è sciolto, prima delle elezioni, il consesso.
Ad ambire alla poltrona più prestigiosa del consorzio ci sono sia il presidente uscente, Ciro Alabrese (che dovrebbe contare sui voti dei comuni del consorzio amministrati da coalizioni di centrosinistra), sia il sindaco di Manduria, Paolo Tommasino (sul quale dovrebbe convergere il consenso dei rappresentanti dei comuni amministrati da coalizioni di centrodestra).
Tommasino ha sinora sempre rivendicato la presenza di Manduria all’interno, almeno, dell’esecutivo del consorzio (è tagliata fuori da quando l’ex sindaco Massaro, dopo le Comunali, non fa più parte dell’assemblea), non foss’altro per la presenza nella città messapica della discarica in cui confluiscono i rifiuti di ben 17 comuni (Manduria, Grottaglie, Leporano, Pulsano, Fragagnano, Carosino, Monteiasi, Lizzano, San Marzano di San Giuseppe, Sava, Torricella, Maruggio, Avetrana, Monteparano, San Giorgio Jonico, Roccaforzata e Faggiano). Tommasino aveva anche manifestato, però, la disponibilità a conferire in delega questo incarico.
A votare saranno i rappresentanti dei 17 comuni. Il voto avrà un valore percentuale legato al numero di abitanti della propria città rispetto al totale. Ovvero il voto di Avetrana varrà il 4,2%; quello di Carosino il 3,5%; quello di Faggiano il 2,%; quello di Fragagnano il 3,3%; quello di Grottaglie il 18,6%; quello di Leporano       il 3,4%; quello di Lizzano il 5,9%; quello di Manduria il 18,5%; quello di Maruggio il 3,1%; quello di Monteiasi il 3,0%; quello di Monteparano l’1,4%; quello di Pulsano il 6%; quello di Roccaforzata l’1%; quello di San Giorgio Jonico il 9,1%; quello di San Marzano di San Giuseppe il 5,1%; quello di Sava il 9,4%; quello di Torricella il 2,4%.
L’assemblea di oggi potrebbe essere anche caratterizzata dalla protesta delle 18 unità del progetto Sirio (era finalizzato al recupero, attraverso la raccolta differenziata, della frazione organica umida e della frazione organica verde dei rifiuti, sia domestici sia non domestici assimilati), il cui contratto scade il 25 ottobre. Poiché non sono state attivate altre richieste di finanziamento per prolungare il progetto, queste unità rischiano di restare senza lavoro. Un problema assai grave, di non facile risoluzione.










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