lunedì 23 settembre 2024


20/10/2011 21:42:31 - Maruggio - Calcio

C’è però la voglia di riscatto già domenica, contro il Trepuzzi (ex Botrugno)

 
Rientro al lavoro amaro per il Maruggio. La sconfitta rimediata a Manduria non può certo lasciare indifferenti, soprattutto per il risultato finale. Cinque gol sono di sicuro un boccone amaro da mandar giù. Da quando siede sulla panchina giallo-azzurra, mister Cimino non aveva mai subito una sconfitta di simili proporzioni. Le sue squadre si sono sempre contraddistinte per una solida tenuta difensiva. Ma una giornata storta può sempre capitare, il classico “episodio” , l’incidente di percorso che, però, nulla, è destinato a compromettere. L’avrà pensato e detto ai suoi ragazzi mister Alfredo Cimino, al rientro al lavoro sul sintetico del “Demitri”. Trovare le spiegazioni per una sconfitta di simili proporzioni non è mai semplice. Occorrono lucidità, buon senso, e grande spirito di critica e persino autocritica. Tutte caratteristiche che di certo non mancano al timoniere giallo-azzurro.
Avrà senz’altro indossato i panni dello psicologo, l’allenatore ex Stella Jonica. Quando si lavora con un gruppo molto giovane e con tanti ragazzi alla primissima esperienza a questi livelli, lavorare sul morale e riportarlo alla giusta soglia di attenzione e di entusiasmo è la base principale dalla quale ripartire quando si subisce una batosta. Ma dalle grandi sconfitte spesso si generano le grandi rinascite.
La partita contro il Botrugno deve essere la partita del riscatto, deve celebrare quello che avrebbe potuto essere e che invece non è stato. La classifica parla chiaro: 4 punti in 5 partite. Ma le prestazioni sfoderate dal baby Maruggio dicono tutt’altro. Un’ora di grande livello a Leverano e la partita dominata, ma persa, contro il Martano, avrebbero potuto regalare qualche punto in più ai giallo-azzurri. E anche nel derby perso 5-0 non è tutto da buttare. La squadra di Alfredo Cimino è scesa in campo per giocarsela, a dispetto dei nomi altisonanti degli avversari e a dispetto di quello stadio che incuterebbe timore a chiunque.
Nel primo tempo i giallo-azzurri hanno giocato palla a terra e imbastito una buona manovra. La scarsa incisività in attacco (dovuta anche all’ottima tenuta della difesa manduriana), l’atteggiamento abbastanza “allegro” in fase difensiva che ha praticamente regalato 4 dei 5 gol subiti, e l’inerzia della partita, col rigore sbagliato da Pignatale sull’1-0 per gli avversari e il terribile uno-due assestato a inizio ripresa da Malagnino e Cocciolo, avrebbero tagliato le gambe a chiunque. A maggior ragione ad un team molto giovane ed inesperto come il Maruggio. La sensazione è che questa squadra paghi lo scotto dell’inesperienza. Ma dai propri limiti ed errori si può e si deve imparare. Il gruppo resta unito e proteso ad una causa comune, che rimane quella di una salvezza tranquilla. Che non avrà difficoltà ad arrivare, se il Maruggio confermerà di essere quello visto a Novoli o a Leverano.
 
Maria Lanzo
addetta stampa Maruggio calcio










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