lunedì 23 settembre 2024


20/10/2011 22:09:36 - Maruggio - Attualità

La prima parte della serata è stata dedicata alla pagina più rilevante della storia di Maruggio: è stata rievocata la presenza dei Cavalieri di Malta

 
L’investitura di un Cavaliere di Malta per ricordare la presenza, sino al 1818, della Commenda dei Cavalieri di Malta a Maruggio, e una cena per riportare il Medioevo a … tavola.
Si è rivelato un successo “Fabricando”, il primo progetto italiano di terroir e marketing territoriale storico, voluto da Alessia Perrucci, amministratrice del resort “Le fabriche”. Una suggestiva operazione di valenza culturale, sicuramente una novità per la zona, ma anche di promozione del territorio e dei suoi prodotti tipici (in primis il vino), che ha coinvolto operatori culturali e del settore dell’enogastronomia.
La prima parte della serata è stata dedicata alla pagina più rilevante della storia di Maruggio: è stata rievocata la presenza dei Cavalieri di Malta.
La delegazione della Terra d’Otranto dei moderni Cavalieri di Malta, presieduta dal prof. Alberto Carducci, ha esposto gli abiti d’epoca e il calendario con il quale da anni vengono raccolti fondi per la salvaguardia di chiese del territorio. Questo spaccato sulla realtà odierna ha arricchito la mostra di armi e armature, curata dall’associazione dei “Cavalieri de li Terre Tarentine”, con note didattiche e dimostrazioni dal vivo della vestizione e di tecniche di combattimento medievali. Cerimonie che sono stato il preludio dell’investitura del Cavaliere, narrata al microfono dai rievocatori medievali.
La seconda parte della serata si è invece svolta a tavola: l’eccellenza dei vini di “Le Fabriche”, con Negroamaro e Primitivo già premiati anche a livello internazionale e realizzati dall’enologo Fabrizio Perrucci, è stata abbinata ad una collezione di piatti medievali scelti con cura dal gastronomo Antonella Millarte che li ha poi illustrati al microfono. Ai fornelli lo chef tarantino Leonardo Sgobba con lo chef belga (di origine pugliese), nonché celebre conduttore televisivo, Renato Carati: l’interpretazione dei piatti medievali è stata deliziosissima.
Aperto dalla torta Manfreda Bona e Vantagiata (XII secolo), in omaggio al legame fra Sicilia, Federico II di Svevia e i Cavalieri di Malta, il menu ha poi proposto anche le Fritures et Dorures (frittelle di formaggio), le Fève fresé en poitage (purea di fave secche alle mele, XV secolo), maialini cotti su un grande spiedo (in omaggio alla cottura allo spiedo, intramontabile nei millenni), le Maniere d’erbe (trito di biete e spinaci agli odori), Cannoli alla ricotta di pecora (X-XI secolo, in omaggio alla sicilianità dei Cavalieri di Malta), Ravioli de bona provatura fresca (XV secolo, ravioli dolci al formaggio fresco), e, infine, in omaggio all’identità anche britannica dei Cavalieri di Malta, Perys in Syrip (basso medioevo, pere sciroppate).
Piatti che sono stati abbinati ai vini, griffati da “Le Fabriche”, Negroamaro Salento Igt e Primitivo Medì Salento Igt e Primitivo di Manduria dolce naturale Syduri Doc.
(Le foto a corredo dell’articolo sono di Emanuele Franco)










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