lunedì 30 settembre 2024


04/11/2011 18:55:27 - Manduria - Attualità

La Regione Puglia del governatore Vendola ha colpito ancora…

 
Va a Manduria il primato di aver trovato l’elisir di lunga vita, che insieme alla ricerca del Santo Graal, è stata la costante degli uomini di ogni tempo: sopravvivere il più a lungo possibile.
Garantirsi una salute di ferro evidentemente è possibile se la chiusura di un ospedale incontra l’almeno apparente disinteresse delle istituzioni locali, avulsa dalla reale preoccupazione della gente comune che davvero non ci sta a farsi scippare il suo nosocomio.
La rabbia del popolo minuto, estraneo al politichese, agli intrighi di palazzo, alle voci di bilancio, ai tagli, al presunto spreco, cova sotto la calma apparente, insieme allo sdegno di una collettività cittadina, per lo più rappresentata dalle forze politiche elette, sorde, o certi della lunga vita, vista la grande capacità che hanno avuto, di permettere la chiusura, uno dopo l’altro, di alcuni reparti di eccellenza del nostro ospedale, a metà strada tra quelli delle province di Brindisi, Taranto e Lecce, senza che chi di dovere mostrasse gli attributi.
Lo sdegno pare essere montato a seguito delle diffusione di notizie a proposito di Consigli Comunali monotematici, manifestazioni di piazza e prese di posizione da parte dei politici locali, che messe da parte le coloriture politiche di appartenenza, hanno annunciato una tardiva presa di posizione rispetto a quella che giudicano l’altra faccia della politica di Vendola.
Il grave atto di inciviltà che costituisce la chiusura di un ospedale pesa come la più scellerata politica dei tagli, che se da un lato riduce il “Giannuzzi” a poco più di un poliambulatorio, dall’altro prefigura i disagi nel cercare un posto letto anche dinnanzi alla più imprevista delle urgenze, quale può essere la caduta di un bambino, un parto difficile, un’operazione di urgenza che obbliga chiunque ad una peregrinatio che ha nella ricerca di un tetto in cui far nascere Gesù Bambino, l’unico e solo precedente nella storia dell’umanità per assurdità. Non solo!
La voce di chi lavora all’interno dell’ospedale dov’è ? I sindacati hanno deciso di guardare dall’altra parte? Gli anziani, che com’è noto costituiscono l’utenza proprio malgrado degli ospedali, potranno sempre contare sulla disponibilità dei figli, dal momento che il semplice garantire il cambio quotidiano diventerà un dubbio amletico? Questi i tanti essenziali ma incisivi interrogativi della gente comune, che fanno i conti con la praticità di quanti affrontano i problemi concretamente, sradicandoli dalle parole e parole che affollano le pareti delle istituzioni, evidentemente improduttive. Se il detto stabilisce che meglio tardi che mai, l’ospedale Giannuzzi, destinato a trasformarsi nel simulacro di sé stesso dell’epoca pre Vendola, resta schiacciato dall’onta del disinteresse dei potenti, evidentemente sottoscrittori di un patto col diavolo che li pone al riparo di ogni bisogno sanitario.
Il pensiero va ai malati cronici, perchè non cada su di loro la beffa che si unisce al danno.
 
Mimmo Palummieri










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