lunedì 30 settembre 2024


06/11/2011 17:56:23 - Manduria - Attualità

E’ l’unico Centro per i pazienti Anticoagulati, in Italia, in grado di consegnare la terapia al paziente in tempo reale

 
E’ l’unico Centro per i pazienti Anticoagulati, in Italia, in grado di consegnare la terapia al paziente in tempo reale. Proprio per il livello di efficienza raggiunto, in nove anni i pazienti si sono moltiplicati: dai 100 del 2002 agli attuali 1.300.
Il Centro TAO è una delle realtà positive del “Giannuzzi” di Manduria, da qualche giorno nell’occhio del ciclone per la scura dei tagli di Regione e Asl che si è abbattuta. Una equipe, guidata dal dottor Cosimo Di Punzio, valida e ben organizzata, che però si trova a confrontarsi, ogni giorno, con noti problemi strutturali: l’ambulatorio per il prelievo del sangue dei pazienti è stato ricavato nel largo corridoio del primo piano.
Grazie all’iniziativa della sezione A.I.P.A. (Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati) di Manduria, e al suo presidente Ettore Maniglia, nei giorni scorsi Manduria ha ospitato la seconda giornata del Paziente Anticoagulato, utile per tracciare il consuntivo del percorso del Centro TAO dal 2002 ad oggi e per discutere sulle nuove prospettive nella terapia antitrombotica.
Il direttore sanitario, Francesco Menza, ha manifestato la massima disponibilità a risolvere, in tempi brevi, i problemi di logistica del Centro TAO. Poi è intervenuto il direttore del Centro.
«Dal 2009 vengono utilizzati coagulometri rapidi, che effettuano il test INR da sangue capillare (una goccia di sangue ottenuta con la puntura della cute di un dito della mano) e consentono il risultato in un minuto. Risultato che viene inviato telematicamente al computer del medico, che, in tempo reale, prescrive e consegna lo schema terapeutico al paziente» ha fatto notare il dott. Di Punzio.
Il dott. Francesco Cocco, cardiologo del “Giannuzzi”, si è soffermato sul futuro della terapia anticoagulante e dei nuovi farmaci antitrombotici che non richiederanno controlli ematici di INR e nessuna limitazione alimentare.
Infine la dott.ssa Lucia Scarciglia, dirigente medico del servizio di Patologia Clinica, ha illustrato l’importanza della dieta alimentare, che è il principio fondamentale per una corretta terapia anticoagulante. Alcuni alimenti che hanno un contenuto elevato di Vitamina K possono infatti interferire con i farmaci anticoagulanti orali.










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