lunedì 30 settembre 2024


06/11/2011 18:07:13 - Manduria - Attualità

Massafra: «Alziamo in modo forte e chiaro la nostra voce, cari concittadini, a difesa del “Giannuzzi”, e in modo altrettanto forte, chiaro e unitario esprimiamo il nostro disappunto e dissenso nei confronti della classe dirigente partitica, di destra e di sinistra, per aver (la sinistra) determinato le scelte che hanno condotto al disastro e per non aver saputo (la destra) adeguatamente contrastarle»

 
«La commovente attestazione di stima e affetto che ho ricevuto da parte della stragrande maggioranza dei cittadini e degli operatori sanitari presenti alla manifestazione a difesa dell’ospedale di venerdì 4 novembre, nonché le ripetute, purtroppo anonime, illazioni, sulle ragioni che mi hanno indotto ad assumere una posizione fortemente critica sull’azione politica del centro-sinistra manduriano, tarantino e pugliese in generale, rendono necessari alcuni chiarimenti.
Sgombriamo subito il campo dalla seconda questione, di modo che si possa affrontare con la dovuta attenzione la prima, quella della salvaguardia dei diritti alla salute dei cittadini e della difesa del nostro ospedale, ben più importante e che sola mi sta veramente a cuore in questo momento.
Le dinamiche relative alla procedura concorsuale per il posto di Primario di chirurgia sono da tempo al vaglio della magistratura, e ne attendo l’esito con fiducia e serenità. Prego i signori “anonimi” che puntualmente tentano di delegittimarmi, di avere, come me, un po’ di pazienza e di comprendere (e condividere) il silenzio cui sono obbligato dal rispetto per il lavoro degli organi inquirenti.
Alziamo, viceversa, in modo forte e chiaro la nostra voce, cari concittadini, a difesa del “Giannuzzi”, ed in modo altrettanto forte, chiaro e unitario esprimiamo il nostro disappunto e dissenso nei confronti della classe dirigente partitica, di destra e di sinistra, per aver (la sinistra) determinato le scelte che hanno condotto al disastro e per non aver saputo (la destra) adeguatamente contrastarle. Esattamente quanto avviene, a ruoli invertiti, a livello nazionale, dove ad un governo impotente e delegittimato si contrappone un’opposizione incapace di formulare proposte alternative concrete e credibili.
Io non intendo più consentire che la storia personale, la passione per il lavoro e per l’impegno sociale, gli ideali coltivati e difesi per 40 anni vengano calpestati da una classe politica arrogante e cinica, che neanche di fronte al baratro in cui ha condotto l’Italia, la Puglia e Manduria riesce a ritrovare un briciolo di pudore e di senso civico per compiere l’indispensabile passo indietro. Tantomeno mi lascerò abbrutire da una deriva qualunquistica e rancorosa in cui qualche interessato ex-compagno vorrebbe relegarmi.
Sono consapevole del fatto che nei partiti, di destra, di sinistra e di centro, albergano anche tante brave persone, e sono certo che condividono lo sdegno e l’insofferenza della restante società civile per la degenerazione della “politica della casta” e dei “nominati”. Ma ormai dovrebbe essere a tutti evidente che un rinnovamento vero e radicale della classe dirigente non sarà mai possibile dall’interno, “insieme” , ma solo “in alternativa” a costoro.
Mi ha piacevolmente sorpreso, il 4 novembre, la partecipazione di così tanti cittadini ad una iniziativa non sponsorizzata dai partiti e per nulla pubblicizzata, se non attraverso Facebook e il passa parola. In quella serata si sono succeduti interventi di rappresentanti di svariate associazioni, segno di un fermento, di una voglia di impegnarsi e di cambiare che i partiti tradizionali non potranno più contenere ed arrestare. È così che bisogna andare avanti!
Per far vivere e potenziare il nostro ospedale non possiamo fare affidamento sulle promesse di Pulcinella di chi, tra l’altro, si è già speso con ben altri risultati in altre realtà (vedi Grottaglie e Martina), facendo alla fine risultare la coperta troppo corta per soddisfare anche i bisogni della nostra bistrattata comunità.
Per questo sottopongo ai Movimenti dei cittadini in difesa del “Giannuzzi”, che auspico quanto prima riescano ad organizzare un coordinamento unitario che comprenda tutti coloro che  hanno a cuore le sorti del nostro ospedale, una piattaforma operativa che si compone di 2 sole proposte:
1)     Riapertura immediata, entro il 10 novembre, dei reparti chiusi presso l’ospedale di Manduria, con adeguata dotazione organica, in particolare per l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia, con fondi da reperire come indicato nel punto 2). In assenza di riscontro positivo, dimissioni immediate del Sindaco e dei rappresentanti istituzionali Provinciali, Regionali e Nazionali di tutti gli schieramenti della Provincia Jonica;
2)    Revoca del progetto e dei finanziamenti destinati alla costruzione del “S. Raffaele” a Taranto, destinando gli oltre 200 milioni di euro previsti per questa opera alla riorganizzazione e al potenziamento della rete ospedaliera pubblica già esistente in provincia di Taranto, nella certezza che, se adeguatamente finanziata, questa sarà in grado di rispondere, con le proprie professionalità, ai bisogni di salute della popolazione».
 
Dott. Roberto Massafra

 

Ndr: come redazione di Manduria Oggi ci sentiamo di condividere in toto l'intervento del dott. Massafra











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