lunedì 30 settembre 2024


09/11/2011 12:58:20 - Manduria - Attualità

«Nessun imbarazzo. Ecco come ci siamo mossi»

 
«Ho sempre creduto al  “silenzio” , il suo “fragore” spesso è assordante, più di tanti “rumori”. Ho scritto silenzio e non assenza. Ho scritto rumori e non proposte. In democrazia la gente può “rumoreggiare” ma il politico dovrebbe proporre. In democrazia la gente rumoreggia, protesta, la politica propone, media, costruisce. Quando la politica fa rumore senza assumersi le responsabilità di ciò che ha prodotto vuol dire che non fa il suo mestiere, è assente.
Vengo al punto. Non sarò volutamente tecnico perché voglio essere compreso più dalla gente che dagli addetti ai lavori, questi sanno bene di cosa parlo.  Quello che è accaduto al nostro Ospedale è accaduto perché delle leggi dello Stato stanno impedendo di assumere nuovo personale o riconfermare gran parte di quello che vi lavorava, pertanto la D.G. della ASL ha dovuto operare degli aggiustamenti che hanno portato al disastro che sappiamo. Per impedire questo, la politica di destra e di sinistra non ha praticamente fatto niente.
Tutti hanno pensato che qualcuno avrebbe fatto qualcosa ma nessuno ha fatto niente. Tanto per capirci, le normative, le leggi, le deroghe le fa il Parlamento e non la Regione Puglia. La Regione Puglia ha approntato un Piano di Rientro e lo ha concordato con il Governo (tra l’altro, obbligata ), con il benestare di tutte le forze politiche. Appare chiaro che la non riuscita di qualsiasi punto di questo piano è responsabilità di tutti. Ma veniamo al “silenzio” e al “fragore”.
SEL di Manduria appena ha avuto sentore di quello che stava accadendo al P.O. “M. Giannuzzi” ha subito contattato l’Assessorato Regionale della Salute e pur comprendendo le ristrettezze economiche che hanno portato la D.G. a operare gli accorpamenti e a utilizzare la procedura di mobilità di urgenza (temporanea) , ha chiesto che intervenisse sulla D.G. affinchè  tali provvedimenti  seppure temporanei avessero aderenza al Piano di Rientro.
Tali accorgimenti indispensabili per poter continuare ad avere assicurati i minimi livelli di assistenza dovevano comunque vedere la conservazione della ostetricia di Manduria perché questo è scritto sul Piano di Rientro.  
Questo SEL di Manduria lo ha fatto, lo ha fatto con la Regione, lo ha fatto con la ASL. Lo ha fatto in “silenzio” e non per imbarazzo come è stato scritto , lo ha fatto perché crede nella capacità della politica di farsi ascoltare e nella facoltà di questa di chiedere attraverso i suoi rappresentanti che le leggi vengano rispettate. Detto questo noi di SEL di Manduria riteniamo positiva la nascita del Comitato per il “M. Giannuzzi” e lo sosterremo nella sua protesta civile alla difesa di un Ospedale utile e insostituibile per una comunità vasta ed eterogenea come quella che popola il versante orientale della Provincia Ionica. Qualsiasi indirizzo politico o dirigenziale atto a depotenziare o a chiudere il nostro Ospedale vedrà SEL di Manduria in prima fila a contrastarlo».
 
Mimmo Filomeno
Consigliere Comunale SEL Manduria










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