lunedì 30 settembre 2024


10/11/2011 20:57:35 - Manduria - Attualità

Ma Regione e Asl sembrano insensibili

 
Prima che il destino dell’ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria si trasformi in una commemorazione dei tempi d’oro della sanità degli spreconi, l’sos ospedale cercasi tiene banco dai i social network, alla stampa, dalle piazze alle strade, passando per i palazzi del potere, accusati dalla popolazione di inerzia e indifferenza rispetto alla decisione della sanità regionale di risparmiare ai danni della pubblica salute.
Oltre alle sedute monotematiche che anche oggi faranno da eco al risuonare del malcontento dei cittadini, la rabbia si misura dagli estremi rimedi cui fanno appello i tanti comitati spontanei impegnati in una massiccia raccolta di firme, non solo tra i vicoli della messapica Manduria, ma anche in quelli dei comuni vicini, interessati quanto noi alla questione.
Oggi, in mattinata c’è stato l’incontro intercomunale tra i vari sindaci dei comuni del tarantino. L’ospedale di Grottaglie raccoglie invece le macerie di quelli sottoposti ai tagli, risultandone potenziato grazie agli attributi della classe politica della città delle ceramiche, che, evidentemente, ha più a cuore la salute dei suoi concittadini, rispetto alla nostra, questo almeno il parere della popolazione.
Mentre la chiusura del reparto di Ortopedia del nostro nosocomio prevista per la fine del mese, pesa come un macigno ulteriore sulle sorti dello stesso, il pullulare di iniziative salvasanità locale, vanno in un’unica direzione: no alle passerelle dei politici sonnacchioni, a caccia di situazioni succulenti, funzionali agli interessi delle sempreverdi campagne elettorali, che pur facendo appello alla coscienza della Regione Puglia perchè riveda il suo piano di riordino ospedaliero per rientrare del deficit della sanità pugliese, sono stati per troppo tempo a guardare, nonostante fosse già nell'aria da tempo il progetto della Regione, ora in vigore in via definitiva, di fare a meno di alcuni nosocomi.
La polemica infiamma gli animi dei cittadini e dei comuni del distretto come la benzina sul fuoco, che in questo modo ricevono la conferma che, se qualcosa si poteva fare in passato, nulla o quasi, benchè non sia stata ancora detta l’ultima parola, resta da fare oggi, nell’immediatezza di ulteriori sbarramenti all’orizzonte della storia del nostro ospedale.
Ricordiamolo..... sta al centro di tre province e dunque di posizione strategica a tuttotondo per la tutela della salute di questo versante della provincia di Taranto. Si fanno i conti con la nuova realtà per le strade, con le domande che il signor Rossi si pone sulla sua ulcera, sull’artrosi, o a proposito di patologie più gravi, che costringerà un pò tutti, scongiuri a parte d’obbligo, ad intravedere le pompe funebri più spesso, visto che saranno le sole a fare affari d’oro.
Quanto più tardi, ce lo auguriamo davvero!
 
Mimmo Palummieri










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