lunedì 30 settembre 2024


13/11/2011 09:32:58 - Manduria - Attualità

«Qui la posta in gioco è il diritto alla salute e ad una assistenza dignitosa»

 
Mentre il Comitato Pro Giannuzzi continua la raccolta di firme, piovono le reazioni di associazioni e partiti politici, improntate alla rabbia e al disappunto per il depotenziamento dell’ospedale di Manduria.
«Nella “bagarre” di esternazioni suscitata dalla chiusura di alcuni reparti del Giannuzzi risulta particolarmente offensiva, nella sua stupidità, quella di chi commenta la mobilitazione dei cittadini di Manduria attribuendola a motivi campanilistici, come se si stesse litigando per un trofeo o per un’onorificenza o per un posto in prima fila in una qualunque sfilata» sostengono, ad esempio, i Verdi. «Qui la posta in gioco è il diritto alla salute e ad una assistenza dignitosa per un bacino di utenza che abbraccia tutta la parte orientale della provincia e, solo a considerarla da un punto di vista meramente logistico, la difesa del Giannuzzi appare una questione di semplice buonsenso. Se mai, al contrario, la scelta di potenziare o favorire altre strutture sembra far riferimento a logiche di tutt’altra natura. La mobilitazione dei cittadini di Manduria è perciò, più che legittima, sacrosanta e sarà tanto più efficace se intorno al neonato Comitato spontaneo, in maniera trasversale, si coagulerà l’impegno di quanti sono decisi a battersi per la ricerca di soluzioni, più che nell’attribuzione reciproca di colpe».
L’associazione “Manduria Migliore” lancia, invece, qualche frecciata alla classe politica cittadina.
«Riteniamo che le recenti vicende che stanno interessando l’ospedale Marianna Giannuzzi, unitamente a tutte le altre problematiche, anche gravi, che hanno letteralmente travolto il territorio, siano sintomo dell’incapacità di fornire risposte adeguate da parte dell’attuale classe politica» è l’opinione di “Manduria Migliore”. «Essa si limita a fare la comparsa in un teatrino dominato da confusione, debolezze, vicissitudini interne dei partiti e delle coalizioni e costretta, in ragione di ciò, a rincorrere maldestramente le varie problematiche che vengono poste dall’opinione pubblica. Per tutti questi soggetti il cittadino manduriano rappresenta alla fine, duole dirlo, l’utile idiota i cui interessi e sacrosante rivendicazioni sono solo strumenti di lotta politica.
Riteniamo pertanto indispensabile riscoprire quel sano campanilismo, troppo spesso assopito e quella necessaria selettività della classe politica, che sia funzionale all’interesse della nostra città e non alle logiche di partito, rispetto a quelle personalità che abbiano le attitudini necessarie a riscoprire il ruolo da protagonista che merita la nostra Manduria.
Manduria Migliore supporterà le battaglie che riteniamo giuste, come è sicuramente quella per il futuro del nostro ospedale».










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