lunedì 30 settembre 2024


13/11/2011 09:40:54 - Manduria - Attualità

Venerdì potrebbe esserci un Consiglio Comunale

 
L’Acquedotto Pugliese ha notificato i decreti di esproprio ai quindici proprietari dei lotti di località Specchiarica (ad un paio di chilometri di Torre Colimena), sui quali sorgerà l’impianto di depurazione consortile. Due geometri, incaricati dallo stesso Acquedotto Pugliese, saranno sul posto domenica 27 novembre, per redigere il verbale di immissione nel possesso.
E’ questo un altro passo in avanti verso la realizzazione dello scarico a mare del “troppo pieno” (ovvero della quantità di acque affinate, o sanificate, come preferisce l’assessore regionale Amati, non utilizzabili a fini irrigui nei periodi di pioggia), dell’impianto di depurazione che dovrà servire Manduria e Sava.
Dall’elaborato grafico allegato al decreto di esproprio, si evince, inoltre, che l’Acquedotto Pugliese ha scelto lotti di qualche manciata di metri più spostati verso San Pietro in Bevagna rispetto a quelli originari. Pare, infatti, che, in tal modo, si eviterà di far passare la condotta sottomarina in una zona di mare molto più ricca di scogli. Senza però accorgersi che proprio la Regione Puglia ha stanziato, non molto tempo fa, dei fondi, per consentire a Comune di Manduria e Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale Tarantino Orientale di interventi di sistemazione dunale e di ripascimento dell’area. E anche per questi interventi, i proprietari avevano ricevuto, un annetto fa, la richiesta di utilizzare gli stessi terreni?
E così, mentre il Comune di Manduria sta attendendo la relazione dei tecnici incaricati, che dovrebbe suffragare la scelta della trincea drenante in alternativa allo scarico a mare, dovrebbe essere consegnata nei prossimi giorni, l’Acquedotto Pugliese, forte dell’ultima sentenza del Tar (sfavorevole ai comuni ricorrenti), sta procedendo nell’iter dell’opera.
Non appena giungerà la relazione, il presidente del Consiglio Comunale di Manduria, Leo Girardi, convocherà il Consiglio Comunale (potrebbe tenersi venerdì), al fine di sottoporre ai partiti la soluzione scelta, che poi dovrà essere inviata all’assessore regionale Amati.
«Ci aspettavamo quest’atto» afferma Tommasino. «Bisogna scindere, infatti, la forma dalla sostanza. Per quel che riguarda la forma, l’Acquedotto Pugliese sta procedendo con i passaggi preliminari all’appalto dell’opera. Per la sostanza, noi speriamo che Amati confermi il suo impegno: discutere con la nostra Amministrazione su soluzioni tecniche differenti rispetto allo scarico a mare delle acque sanificate, attraverso la condotta sottomarina. Noi caldeggiamo la creazione delle trincee drenanti».










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