lunedì 23 settembre 2024


17/11/2011 13:03:57 - Manduria - Politica

I due comitati spontanei di Manduria e Avetrana invitato tutti i cittadini ad essere presenti, il 27 novembre, all’operazione di esproprio delle aree in cui nascerà il depuratore

 
Si terrà domani (venerdì), alle ore 8,30, la seduta monotematica del Consiglio Comunale di Manduria sul depuratore consortile. Ricevuta la relazione dei tecnici incaricati, a distanza di ben due mesi dall’altra seduta di settembre (troppi, se si tien conto che l’iter dell’esproprio dei lotti e dell’appalto è già avviato da tempo), l’Amministrazione coinvolge nuovamente il consesso elettivo al fine di approvare la delibera che contenga la proposta alternativa allo scarico a mare.
Ma il 27 novembre, data in cui due tecnici incaricati dall’Acquedotto Pugliese, procederanno all’esproprio delle aree di Specchiarica interessate dalla costruzione del depuratore, si avvicina e i due comitati spontanei di Manduria e di Avetrana che si oppongono allo scarico a mare proclamano l’agitazione.
«Per esprimere il nostro “no netto”, pacifico e democratico allo scarico a mare, chiediamo che le istituzioni, i partiti, i parroci, i sindacati, le associazioni e i singoli cittadini di autoinvitarsi tutti per il 27 novembre, alle 11, in località Specchiarica, nella zona da espropriare».
I due Comitati formulano anche delle richieste.
«Ai sindaci chiediamo di presenziare, con i propri gonfaloni, e a tutti i comitati di organizzare nei propri Comuni le iniziative utili alla massima partecipazione» si legge ancora nella nota. «Ai cittadini proprietari delle aree di resistere con tutte le forme legali alla presa in possesso dei suddetti immobili. A tutti i sindaci, la Provincia, e la stessa Regione di opporsi allo sbocco a mare in quanto questa opera, oltre al danno ambientale, la distruzione della posidonia oceanica, lo spreco dell’acqua dolce in presenza di falde salinizzate, determina la distruzione della duna in costruzione, proprio in questi giorni, con finanziamenti Europei e Regionali».
Alcune richieste sono indirizzate specificatamente al Comune di Manduria.
«Presenti un progetto alternativo a quello dell’AQP che deve prevedere: il sito del depuratore molto vicino ai Comuni da servire; un consorzio con Maruggio e Avetrana per poter inviare ai propri depuratori, adeguatamente adattati, le acque reflue delle marine; dopo la “sanificazione” e l’utilizzo delle acque per l’irrigazione agricola, tramite le condotte dell’Arneo, il recapito finale non in mare ma nelle barriere drenanti, in attesa della deroga allo sversamento in falda».
Infine l’invito a tutti i cittadini della zona a partecipare alla manifestazione del 27 novembre, finalizzata a sostenere «la costruzione dei depuratori ecocompatibili, senza sbocco a mare, nonché per difendere il nostro territorio».










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