venerdì 27 settembre 2024


28/11/2011 15:40:03 - Provincia di Taranto - Attualità

Confcommercio e Confesercenti auspicano più strumenti a tutela dei commercianti

 
Un crescendo allarmante: furti, rapine a mano armata, attentati. Il 2011, un anno che rischia di concludersi anche peggio di come è iniziato. Dagli episodi criminosi (attentanti ai danni di attività commerciali) dei primi mesi, riconducibili probabilmente al racket delle estorsioni o di gruppi più o meno organizzati, si è passati ai furti ed alle rapine, con cadenza giornaliera negli ultimi tempi, ed addirittura a mano armata.
Fenomeno, quello delle rapine (293 nel 2010), per certi versi anche più preoccupante,  per la sicurezza  delle persone coinvolte, poiché non essendo ascrivibili a ‘professionisti’ del crimine, si rischia che degenerino, mettendo a repentaglio la vita stessa  delle vittime. Al di là di ogni possibile analisi sociale (se gli autori delle ultime rapine siamo o no dei disperati alla ricerca di denaro per sopravvivere) è davvero preoccupante che tali individui non esitino dall’usare armi; pertanto è necessario mettere in moto meccanismi e sistemi che aiutino ad elevare il livello di sicurezza dei cittadini e soprattutto di coloro che, come i commercianti che vivono a contatto diretto con la strada, sono i più esposti.
La cronaca recente delle rapine, ma anche dei furti, solitamente conferma che la presenza di un sistema di videoallarme installato presso l’attività commerciale, facilita l’intervento delle Forze dell’ordine ed in molti casi scoraggia il malvivente.
“Ogni impresa –osserva Marcello Perri, coordinatore della Commissione Sicurezza di Confcommercio- può migliorare il proprio livello di sicurezza, dotandosi di un impianto di videoallarme-antirapina, collegato con le sale operative delle Forze dell’ordine, con le quali abbiamo sottoscritto nel 2010 un protocollo d’intesa. In particolare vi sono attività come le gioiellerie, i distributori di carburante, i tabaccai, le ricevitorie, ai quali consigliamo vivamente di investire in sicurezza, essendo tra le più visitate da ladri e rapinatori”.
Il protocollo, al quale ha aderito Confesercenti, recepisce i contenuti dell’intesa del 2009 con il Ministero dell’Interno, finalizzata ad aumentare il livello di tutela degli operatori economici, mediante l’impiego dei più moderni strumenti tecnologici.
La sicurezza delle attività commerciali è certamente un tassello importante, anche se non il solo.  Il Protocollo è un pezzo di un più ampio progetto della Prefettura di Taranto, basato su una forte sinergia istituzionale denominato “ Patti per la sicurezza per i Comuni di aree omogenee della provincia”, che prevede un forte coinvolgimento dei Comuni, ed in particolare dei Sindaci –convocati in più occasioni dal Prefetto, Carmela Pagano, per la definizione i programmi di sicurezza urbana (ripristino del decoro urbano, illuminazione pubblica, lotta all’illegalità e all’abusivismo attraverso il coinvolgimento dei vigili urbani). Grazie al ‘Pon Sicurezza’ nel capoluogo si sta migliorando, con l’installazione di nuove telecamere stradali, collegate alle centrali operative delle Forze dell’ordine, il sistema di videosorveglianza urbana.
Si tratta comunque di un intervento irrisorio  rispetto a quelle che sono le esigenze e l’ampiezza del territorio. Basti pensare che a Bari, dove  sono state già installate 187 telecamere esterne, a breve gli impianti antirapina  collegati con le sale operative (tra pubblici e privati) saranno più di 500, grazie anche al Pon sicurezza.
La Camera di commercio di Taranto si sta attivando per destinare delle risorse economiche al sostegno delle imprese che vogliano installare impianti di sicurezza, è auspicabile che il Governo faccia altrettanto e che prenda in seria considerazione le gravità delle problematiche del territorio, destinando somme meno esigue per garantire la sicurezza dei cittadini, un diritto inalienabile.










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