lunedì 30 settembre 2024


30/11/2011 07:23:36 - Manduria - Attualità

Lettera aperta del capogruppo UDC alla Provincia, Cosimo Lariccia, in merito alle problematiche sanitarie che gravano sulla provincia tarantina e, in modo acuto, sulla comunità manduriana

 
         «Le scelte attuate dalla direzione dell'asl tarantina in merito ai tagli sul personale a tempo determinato con il conseguente accorpamento di reparti, gravano sulle comunità della provincia tarantina in maniera dolorosa. Da manduriano, però, avverto tutta la gravità della temporanea sospensione dei reparti di Ginecologia e Nido dell'Ospedale “Marianna Giannuzzi”. Da consigliere comunale e provinciale, ho sentito invece, sin dalle prime battute di questa vicenda, il dovere di far mia la voce di una comunità sulla quale cala la mannaia di scelte operate su base scientifica e contabile. Le scelte in materia di sanità, pur avendo necessità di far fronte a calcoli economici e finanziari, devono però misurarsi con le contingenze dei territori.
         A due giorni dalla pubblicazione, il 31 ottobre, della delibera del commissario straordinario dell'asl tarantina, dott. Fabrizio Scattaglia, inviai una richiesta di consiglio comunale monotematico urgente proprio al presidente del Consiglio Leo Girardi. Ma, evidentemente, il concetto di “urgenza” è davvero relativo se poi il consiglio comunale da me richiesto così celermente è stato convocato dieci giorni dopo.
         Nelle settimane scorse la Provincia, dopo aver partecipato ai tavoli di concertazione avviati dall'asl tarantina con le parti sociali e la conferenza dei sindaci, alla quale peraltro non ha preso parte il primo cittadino manduriano ma un suo delegato, ha convocato un consiglio provinciale monotematico sulla Sanità, dove risultava assente il sindaco di Manduria, al quale ha partecipato l'assessore regionale al ramo, Fiore. In quella sede, la posizione della Provincia fu chiara: il nostro territorio vive già una situazione di sottostima nell'organico sanitario. Quindi, la tanto ventilata ipotesi di perequazione, menzionata dall'assessore Fiore, avrebbe dovuto essere relazionata non soltanto alle risorse ma anche e soprattutto alle reali necessità delle comunità.
         Manduria ha l'esigenza di vedere mantenuti attivi il proprio presidio ospedaliero nella sua completezza e i servizi che ottimamente sono stati fino a questo momento erogati. La temporanea chiusura dei reparti di Ginecologia e Nido sono una violazione al diritto di salute di una comunità situata a 38 km da Taranto e 28 da Grottaglie.
         Giusto, nonché legittimo l'invito del presidente del consiglio Girardi a manifestare il disagio di una comunità così popolosa, quale è quella manduriana, collocata tanto lontano dai più vicini presidi ospedalieri. Ma, se di legittimità dobbiamo parlare, trovo, da rappresentante democraticamente eletto, alquanto anomalo l'invito lanciatomi dal presidente del consiglio manduriano a boicottare una convocazione provinciale. Al contrario, proprio domani è necessaria la mia presenza in consiglio provinciale. E non parlo della presenza di Cosimo Lariccia, ma di quella di un rappresentante anche della comunità di Manduria che avrà così la possibilità di portare ulteriormente in quell'assise queste problematiche chiedendo all'intero consiglio e al suo presidente di farsi carico delle difficoltà conseguenti la chiusura dei reparti manduriani.      
         Per indole coltivo il massimo rispetto delle sedi che rappresentano la collettività. Per questo, piuttosto che intervenire in maniera demagogica a mezzo stampa sulla questione o non rispettare il mio mandato boicottando le convocazioni, preferisco riportare nelle naturali sedi di confronto la questione e anzi, suggerirei ai colleghi Bartolo Punzi, in realtà già contattato dal direttore sanitario Francesco Menza, e Giuseppe Turco di chiedere un incontro urgente al commissario straordinario Scattaglia per cercare di individuare altre soluzioni che permettano di rasserenare la comunità manduriana».
 
 
Mimmo LARICCIA
Segretario Cittadino Udc










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