lunedì 30 settembre 2024


05/12/2011 11:46:06 - Manduria - Attualità

Hanno scambiano i“chiodini” (Armillaria Mellea) con l’Inocybe

 
Gli ispettori Giovanni Altavilla e Cosimo Schifone del Centro Micologico del Dipartimento di Prevenzione della A.s.l. di Taranto (diretto da Armando Durante), venerdì scorso sono stati chiamati in pronta disponibilità presso il pronto soccorso del nosocomio cittadino per una sospetta intossicazione da funghi epigei spontanei.
Il personale del pronto soccorso ha accertato che la giovane coppia, a pranzo, aveva consumato un risotto con “chiodini”. Dopo circa 10 minuti, gli stessi hanno accusato forti dolori addominali, sudorazione profusa, vomito, disturbi visivi. Recatisi al “Giannuzzi”, i due, dopo le prime cure, sono stati ricoverati in osservazione.
Da accertamenti eseguiti dagli Ispettori Micologi, è emerso che gli stessi, nella stessa giornata, avevano raccolto, sotto la propria pineta, i funghi cotti e consumati a pranzo. Da un esame dei resti funginei è stato determinato che i miceti cotti con riso e consumati erano del genere Inocybe, specie questa non commestibile e molto tossica.
La brutta esperienza della coppia deve indurre la popolazione a non consumare funghi raccolti se non si è certi della loro commestibilità. Quindi è opportuno rivolgersi all’Ispettorato Micologico della Asl di Taranto (ispettori Rizzi, Schifone Tria) dell’Unità Operativa di Grottaglie (Altavilla), di Martina (Palmisano) o di Castellaneta (Perniola) per verificare la commestibilità dei funghi.










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