lunedì 23 settembre 2024


05/12/2011 17:31:42 - Manduria - Politica

Il sindaco: «Non capisco come mai vi siano rappresentati provinciali, regionali e del Parlamento che, invece di condurre in prima persona una propria azione di protesta, in difesa del territorio, avendo il coraggio di criticare la stessa parte politica che amministra la regione, assumano il ruolo di mediatori»

 
«In alcuni recenti articoli si enfatizza il ruolo dei nostri rappresentanti politici provinciali perché, attraverso la loro mediazione, avrebbe ottenuto da parte della Asl l’impegno di tornare indietro rispetto alle decisioni assunte con la delibera del 31.10 scorso.
Ebbene, in primo luogo mi sembra onesto far conoscere alla gente che tali incontri tra asl e rappresentanti regionali e parlamentari, in effetti, sono iniziati ben prima del 31 ottobre, per cui la delibera assunta dalla asl è la conseguenza di tali incontri e non, al contrario, gli incontri sono oggi la conseguenza della delibera.
Al contrario i sindaci, sono stati tagliati fuori da ogni confronto ufficiale, almeno fino al 31 ottobre stesso allorquando la convocazione era solo finalizzata a far sapere, senza nessuna possibilità di mediazione, che sarebbe stata firmata nella stessa giornata la delibera già ampiamente discussa con i vertici politici provinciali.
In secondo luogo ritengo che le “belle notizie” sull’ospedale Giannuzzi e sulla sanità Jonica, frutto della mediazione dei parlamentari e dei consiglieri regionali della provincia, tra cui l’onorevole Vico, nostro concittadino, sia, nella migliore delle ipotesi, una minestra scaldata, in quanto, la promessa da parte dei vertici della Asl che tutto tornerà come prima della delibera del 31 ottobre, l’abbiamo già sentita nel nostro Consiglio Comunale dalla viva voce del dott. Scattaglia.
Non riesco a capire cosa sia cambiato da allora, visto che, peraltro, ancora oggi, non si danno date certe sulla concretizzazione di queste promesse.
Non capisco come mai, a fronte della chiusura del centro nascite e dello smistamento in altre sedi di personale sanitario del nostro ospedale, vi siano rappresentati provinciali, regionali e del Parlamento che, invece di condurre in prima persona una propria azione di protesta, in difesa del territorio, avendo il coraggio di criticare la stessa parte politica che amministra la regione e che è l’unica responsabile di aver deciso di penalizzare la provincia di Taranto e, soprattutto, il nostro ospedale, assumano il ruolo di mediatori, senza, però, assumere nessun impegno e nessuna responsabilità nella vicenda.
Non capisco nemmeno come mai, dopo aver dato la disponibilità, insieme ai sindaci di Maruggio, Avetrana, Lizzano, Torricella e Fragagano, a partecipare ad una manifestazione a Bari con la consegna di 12.000 firme di protesta, organizzata dal comitato spontaneo pro ospedale Giannuzzi, manifestazione fissata per il 2 dicembre, tale manifestazione non si sia fatta e nessuno ci ha fatto sapere più niente.
Non voglio credere che siano state fatte pressioni affinchè la manifestazione non si facesse, certo è che è difficile non collegare la mancata protesta con il tavolo di “mediazione” che si è ritenuto aprire, senza la presenza dei sindaci.
Ma allora, se qualcuno crede che non sia oggi necessario protestare, chi dovrà occuparsi dei disagi dei nostri cittadini per i mancati servizi che patiscono dal 31 ottobre?
Chi dovrà occuparsi dei danni e dei rischi di vita che si corrono da quella data per l’assenza sul nostro territorio di servizi di primaria importanza?
Chi calcolerà i danni subiti dai lavoratori trasferiti in altra sede?
La nostra amministrazione, pur non avendo titolo nelle scelte compiute, ha fin da principio creduto che, di fronte a tutto questo, vi sia da protestare.
Lo ha fatto con tutti gli strumenti politici ed amministrativi a disposizione: ha presentato alla conferenza dei sindaci una protesta formale per iscritto, ha interessato il Prefetto, ha avviato una procedura amministrativa di fronte al TAR, per ottenere la revoca della delibera della Asl.
Oggi, in ogni caso, prendiamo atto che gli amministratori comunali non sono presenti al tavolo di “mediazione” , non certo perchè non hanno a cuore la sanità jonica, ma perchè non sono stati invitati, magari saranno tirati in ballo solo se le cose andranno male e allora vi sarà la necessità di qualcuno che possa protestare affianco ai cittadini, giustamente, arrabbiati o, meglio, di qualcuno su cui addossare ogni responsabilità dell’insuccesso.
Spero tanto che non vi sia bisogno di dover recapitare le 12.000 firme a Bari, ma se dovesse essere necessario credo che, a questo punto, la protesta e il corteo dovranno essere guidati, non già dai sindaci, ma proprio da questi consiglieri regionali e dai parlamentari, primo tra tutti l’onorevole Vico, nostro concittadino, che fino ad ora, dietro la giustificazione di tessere la tela (di Penelope) della mediazione, non hanno ancora chiaramente rappresentato le istanze di protesta dei cittadini che con il loro voto li hanno fatti eleggere.
 
Paolo Tommasino
Sindaco di Manduria










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